Approvato dopo ben quattordici anni dalla Raccomandazione del Consiglio Europeo che ne aveva prescritto l’utilizzo nel nostro Paese (98/376/CE), il CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europei) – che entro il settembre del 2015 dovrà sostituire in tutti i Comuni Italiani il tagliando arancione finora in vigore – sarà al centro di un seminario promosso per giovedì 14 febbraio (ore 13.15) dall’ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazione Andicappati Trasporti), nello Stand Spazio Italia della Struttura di Missione per il Rilancio dell’Immagine dell’Italia (Padiglione 1), al BIT 2013 (Borsa Internazionale del Turismo), presso la Fiera Milano-Rho. Titolo dell’incontro Contrassegno Unificato Disabili Europeo (CUDE) – Uno strumento per l’abbattimento delle barriere culturali e per favorire la mobilità del turista con disabilità nei paesi dell’Unione Europea.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di affrontare nello specifico alcune problematiche mai risolte, individuando concrete soluzioni, che dovranno sicuramente partire da un’innovazione e armonizzazione delle norme nazionali e della giurisprudenza consolidatasi sulla materia, affinché sia tutto più organico e semplificato per il Cittadino e per gli Enti (Regioni e Comuni).
«Il CUDE – spiegano gli organizzatori del seminario – dev’essere quello strumento volto a favorire la mobilità delle persone con disabilità dell’Unione Europea, che non dovranno più vivere, ad esempio, l’annoso problema delle sanzioni comminate per la mancata segnalazione di entrata all’interno delle Zone a Traffico Limitato (ZTL). Per rendere tutto questo realizzabile, è necessario quindi intervenire, definendo e istituendo – a livello nazionale – dei sistemi unici, quali una banca dati sui contrassegni disabili dotati anche di microchip, un numero verde e un sito internet (multilingua), per informazioni e per la segnalazione dell’entrata alle ZTL (per i turisti stranieri o per i non residenti in possesso di vecchi o non adeguati contrassegni). Solo infatti migliorando la libera circolazione delle persone con disabilità, si potrà realmente contribuire a rilanciare anche il sistema turistico italiano, che in àmbito di turismo accessibile può contare su un enorme potenziale, pari al 15% della popolazione (80 milioni in Europa, 750 milioni nel mondo), sul quale è doveroso e opportuno investire oggi più di prima e in maniera costruttiva, per rendere finalmente la nostra società inclusiva per tutti, nessuno escluso».
Aperto da Roberto Romeo, presidente nazionale dell’ANGLAT, l’incontro prevede poi la partecipazione di Flavia Coccia, presidente del Comitato per lo Sviluppo e la Promozione del Turismo Accessibile (Il Contrassegno Europeo Disabili come volàno per il rilancio del turismo accessibile), di Francesco Mazziotta, responsabile della Divisione II del Dipartimento Generale di Sicurezza Stradale (Dipartimento Trasporti, Navigazione e Sistemi Informativi e Statistici) del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Le novità introdotte dal DPR 151/2012), di Daniela Mortello, dirigente del Servizio Politiche Sociali Integrate della Regione Liguria, in rappresentanza della Conferenza Stato-Regioni (I criteri medico legali per la concessione/rinnovo del contrassegno disabili), di Potito Iascone, consulente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), esperto in materia di circolazione e sicurezza stradale (Le possibili soluzioni ed innovazioni normative) e di Marco Volpe, referente per i Servizi e le Informazioni dell’Unità Operativa di Permessistica di Roma, Società Servizi per la Mobilità (Il ruolo dei Comuni).
Le conclusioni saranno affidate a Claudio Puppo, vicepresidente nazionale dell’ANGLAT. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@anglat.it.