«Lo scenario politico che si sta delineando in queste ore indica incertezza e profonda ingovernabilità che non aiutano la situazione economica e politica del nostro Paese. Vogliamo comunque cogliere la presenza nel nuovo Parlamento di numerosi candidati provenienti dal mondo del Terzo Settore come un segnale, e una scommessa, positive».
Lo dichiara il portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, Pietro Barbieri, riferendosi segnatamente a quella decina di esponenti di spicco dell’associazionismo, della cooperazione e del volontariato, eletti nel nuovo Parlamento – tra i quali ad esempio Andrea Olivero, portavoce uscente del Forum, Ileana Argentin, Paolo Beni, Laura Boldrini, Filippo Fossati, Mario Marazziti, Luigi Marino, Giulio Marcon ed Edoardo Patriarca – che secondo Barbieri, «potranno portare nel nuovo Parlamento il valore aggiunto della loro esperienza su temi sociali, ambientali, culturali».
«La loro nomina – aggiunge il portavoce del Forum – rappresenta un riconoscimento del ruolo che il Terzo Settore può giocare come motore di sviluppo, nel rinnovamento della classe dirigente e del modo di intendere l’amministrazione della cosa pubblica, ma anche come importante e auspicabile apertura alle tematiche sociali, fino ad oggi escluse dall’agenda politica. Quello che ci auguriamo, quindi, è che possano portare un contributo positivo, attraverso un ragionamento che riguardi tutte le politiche e che queste possano diventare politiche di inclusione, sviluppo e crescita per il Paese».
«Tra le priorità che chiediamo al nuovo Parlamento – conclude Barbieri – vi è certamente la questione sociale, come indicato del resto dalle quattro parole d’ordine contenute nel nostro Appello, lanciato nelle scorse settimane: coesione, sviluppo, equità e legislazione per il Terzo Settore. Ribadiamo infatti l’importanza che ogni singola norma venga valutata secondo quelle “stelle polari” definite nel nostro Appello. Questa sarà per noi la sfida più importante». (A.M. e S.B.)
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