E a Fermo si vuole eliminare chi vigila sulle barriere!

Appare decisamente una «scelta controcorrente», come sottolinea con amara ironia Gianni Conte, rappresentante dell’APM (Associazione Paraplegici delle Marche) e della Consulta Regionale per la Disabilità delle Marche, quella che vorrebbe attuare il Comune di Fermo, di eliminare cioè dalla propria Commissione Edilizia il rappresentante delle Associazioni, che vigila sulle barriere. Una scelta da bloccare rapidamente

Donna in carrozzina davanti a dei gradini«Il Consiglio Comunale di Fermo sta modificando il proprio Regolamento Edilizio, con la previsione di eliminare alcuni componenti della Commissione Edilizia, tra i quali il rappresentante delle Associazioni delle categorie di persone con disabilità, che vigilano sull’abbattimento delle barriere architettoniche».
La denuncia di tale scelta, definita con amara ironia «davvero controcorrente», proviene da Giovanni Conte, rappresentante dell’APM (Associazione Paraplegici delle Marche) e della Consulta Regionale per la Disabilità delle Marche, per il settore delle barriere architettoniche.

Lo stesso Conte ricorda poi che poco meno di un anno fa, nel giugno 2012 – come ampiamente riferito anche dal nostro giornale – era stato lo stesso Consiglio Regionale delle Marche, sollecitato dal Difensore Civico Regionale e da tutte le Associazioni di categoria «a deliberare un vero e proprio stato di emergenza generale, per il mancato abbattimento delle barriere e per le normative sempre più frequentemente disattese, nella stragrande maggioranza dei Comuni della Regione».
Nello specifico di Fermo, poi, «nemmeno questa città – secondo Conte – si può certo considerare esente da questo flagello o particolarmente virtuosa in tal senso. Anzi, proprio a causa delle caratteristiche territoriali e storico-architettoniche, le costruzioni private, gli edifici pubblici e gli spazi urbani in genere sono spesso inaccessibili e quasi sempre al limite o ben oltre il rispetto della normativa, tanto che nei suoi cinque anni di attività, il rappresentante delle Associazioni nella Commissione Edilizia ha dovuto scongiurare molte situazioni progettuali non conformi alla normativa, situazioni di chiara inaccessibilità che gli stessi tecnici comunali non sempre riescono a rilevare, data la specificità e la complessità della materia».

«Riteniamo quindi – conclude l’esponente dell’APM e della Consulta Regionale per la Disabilità – che sia un segnale molto negativo, da parte del Consiglio Comunale fermano, rinunciare a un esperto in tale materia, da inserire nella Commissione Edilizia, tanto più che va controcorrente anche rispetto a quella stessa Delibera con cui, nella primavera del 2012, la città marchigiana aveva deciso di aderire alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità».
L’auspicio di Conte è che si possa pertanto arrivare rapidamente a un confronto tra l’Amministrazione Comunale e i rappresentanti delle Associazioni, «prima che questa pessima scelta diventi un potenziale danno per gli utenti e per tutta la cittadinanza». (S.B.)

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