Giunto nei giorni scorsi al Binario 12 della Stazione Ferroviaria di Roma Ostiense, con un treno della tratta Fiumicino-Tiburtina, Gustavo Fraticelli, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, si è letteralmente trovato nell’impossibilità di uscire dalla stazione stessa, essendo il binario privo del passaggio a raso e di ascensore. Constatata, dunque, la situazione, anche con gli agenti della Polizia Ferroviaria, Fraticelli ha presentato un esposto, cui seguirà tra non molto l’avvio di un procedimento civile a carico delle Ferrovie dello Stato, per atti discriminatori nei confronti delle persone con disabilità.
Dopo quindi che poco meno di un anno fa – sempre dopo un’azione avviata dal co-presidente dell’Associazione Coscioni – il Tribunale di Roma aveva condannato per discriminazione il Comune della Capitale, in base alla Legge 67/06 (Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni), per la sostanziale inaccessibilità dei trasporti pubblici romani, toccherà ora – auspicabilmente con esito analogo – alle Ferrovie dello Stato.
«Fiero di vivere in un Paese a tecnologia avanzata – commenta Fraticelli, con amara ironia – una volta sceso alla Stazione di Roma Ostiense, ho potuto fare un’eclatante scoperta, vale a dire che oltre ai binari morti, ci sono anche i “marciapiedi morti”, quale quello del Binario 12, dove, una volta sceso dal treno, non potevo con la sedia a rotelle accedere ad alcunché, se non risalire su un successivo treno metropolitano!». Donde, appunto, l’iniziativa legale sùbito avviata. (S.B.)
Per ulteriori informazioni:
Valentina Stella, valentina.stella@associazionelucacoscioni.it.
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