Un mese fa ci lasciava Emmalisa Boni Segala, Direttrice Didattica, così si chiamavano i Dirigenti della Scuola Materna ed Elementare, negli Anni Settanta.
A Brescia, in quel periodo, insieme a un folto gruppo di insegnanti, operatori, genitori, ha saputo essere pioniera e interprete di quel cambiamento che ha portato, in Italia, alla chiusura delle scuole speciali e che ha permesso di inaugurare la stagione della scuola di tutti e di ciascuno.
La sua opera è la testimonianza diretta di come l’affermazione di un diritto sia il frutto di un percorso in cui donne e uomini si spendono con passione, con determinazione, perché sanno vedere oltre gli ostacoli. Ed è giusto il ruolo degli intellettuali che la classe docente deve riprendere ad esercitare. Lo deve fare soprattutto in memoria di tutti coloro che in quegli anni hanno lavorato cercando orizzonti di senso, perché tutti gli alunni/e potessero avere pari dignità e pari opportunità.
Anche oggi, in momenti in cui qualcuno ha nostalgie “speciali”, abbiamo il dovere di continuare a credere nella scuola di tutti e di ciascuno, proprio come ha fatto Emmalisa Boni Segala a cui Brescia – e non solo – deve un grazie “speciale”.
Una pioniera della scuola “di tutti e di ciascuno”
Un ricordo di Emmalisa Boni Segala, Direttrice Didattica degli Anni Settanta, recentemente scomparsa, che a Brescia, in quel periodo, insieme a un folto gruppo di insegnanti, operatori e genitori, seppe essere pioniera e interprete di quel cambiamento che portò alla chiusura delle scuole speciali e che permise appunto di inaugurare la stagione della scuola “di tutti e di ciascuno”