Partita il 10 marzo, durerà fino a sabato 16 la Settimana Mondiale del Glaucoma, per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa grave malattia oculare, che provoca la perdita progressiva della visione, portando alla cecità nei casi più gravi (essa rappresenta esattamente la seconda causa di cecità nel mondo occidentale). La forma più diffusa, il cosiddetto “glaucoma ad angolo aperto”, allo stadio iniziale non dà sintomi, ed ecco perché viene definito anche come “il ladro silenzioso della vista”.
In Italia sono circa mezzo milione le persone in cura per il glaucoma e si stima che ve ne siano altrettante che ancora non sanno di averlo e che rischiano quindi di andare incontro alla cecità. Inoltre, poiché la patologia è legata all’età, l’aumento costante della vita media nei Paesi occidentali e in Italia sta inoltre comportando un notevole aumento dell’incidenza: studi internazionali, infatti, prevedono un aumento di casi del 33% in più entro il 2020 e addirittura del 104% in più entro il 2050.
«Oggi – è l’appello lanciato da Pasquale Troiano, presidente dell’Associazione Per Vedere Fatti Vedere – non esistono ancora terapie risolutive per il glaucoma e l’unica possibilità di ridurre i gravi danni alla vista causati dalla malattia è data dalla diagnosi precoce. Pertanto è importantissimo sottoporsi a regolari visite oculistiche di controllo, in particolar modo per i soggetti a rischio e cioè gli over 40, le persone con casi di glaucoma tra familiari di primo grado, i diabetici, i miopi elevati, chi ha subito traumi oculari, chi si è sottoposto per lunghi periodi a cure a base di cortisone».
In occasione della Settimana Mondiale, sempre Per Vedere Fatti Vedere – associazione fondata nel 2002 dalla SOI (Società Oftalmologica Italiana) – lancia anche la Campagna Glaucoma 2013, che sarà online sul proprio sito per tutto l’anno. L’obiettivo è quello di diffondere la conoscenza di questa grave malattia e di invitare tutte le persone a rischio a sottoporsi a regolari controlli oculistici. L’obiettivo è in particolare quello di riuscire a raggiungere quel mezzo milione di malati di glaucoma che ancora non sanno di averlo e che non si stanno curando. (L.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Lidia Buccianti, direttore generale di Per Vedere Fatti Vedere, buccianti@pervederefattivedere.it.