Il ritorno di Nicola Dutto

E sarà un ritorno “da ricordare”, quello del campione cuneese di baja – specialità motociclistica simile all’enduro – all’“Italian Baja” di Pordenone, nel prossimo fine settimana, ovvero la stessa gara dove nel 2010 ebbe l’incidente che gli causò la lesione della settima vertebra dorsale, rendendolo paraplegico. In Friuli, Dutto – allenatosi con scrupolo e professionalità – farà da apripista

Nicola Dutto

Nicola Dutto in sella alla sua moto con comandi al manubrio e roll-bar di protezione per le gambe

Dal marzo 2010 al marzo 2013, la vita di Nicola Dutto [se ne legga nel nostro giornale un’ampia intervista, N.d.R.] è certamente cambiata ma la sua passione per le moto è rimasta la stessa. Nel prossimo week-end, poi, il campione cuneese di baja, specialità motociclistica simile all’enduro, tornerà all’Italian Baja di Pordenone, vale a dire la gara in cui, il 20 marzo 2010, ebbe l’incidente che gli causò la lesione della settima vertebra dorsale, rendendolo paraplegico. All’epoca correva su una Suzuki, oggi è in sella a una KTM Exc 500, preparata in collaborazione con la Boano Moto, dotata di comandi al manubrio e roll-bar di protezione per le gambe.

Per Dutto è il primo appuntamento in moto del 2013 e l’esordio come pilota ufficiale KTM Italia. All’Italian Baja, quest’anno, non gareggerà, ma farà da apripista. Durante l’inverno si è preparato con impegno e professionalità, curando al meglio ogni dettaglio. «Gli allenamenti – spiega lui stesso – sono andati bene, nonostante il meteo che non ha certo aiutato perché c’è stata molta neve. Sono riuscito a testare la mia KTM a Vigone (Torino) e ad allenarmi a secco in palestra, a casa mia, tre volte alla settimana. Ho voglia di partire per Pordenone, ho voglia di andare in moto! Lì riuscirò a percorrere un po’ di chilometri in luoghi in cui normalmente non posso girare e ho bisogno di correre su terreni che siano simili a quelli che troverò alla Baja California».
A Pordenone Nicola è sicuramente uno tra i piloti più attesi, ma lui non avverte alcuna tensione. «L’emozione – dice – è legata agli amici che ritroverò. Il ricordo dell’incidente non è affiorato finora e credo che sarà così sempre, altrimenti non sarei pronto per tornare in moto. Vorrei che quello che sto facendo arrivasse ai miei amici e a chi condivide la mia stessa passione, perché so che loro capiscono cosa provo. Non ci sono interessi, ritorni o altro. È solo passione pura… e credo che non sia così per tutti in Italia».

L’Italian Baja è valevole come prima prova del Campionato Mondiale Baja, del Campionato Europeo e come prova unica del Campionato Italiano. Nicola Dutto, come detto, farà da apripista, ma quando e quanto potrà girare, verrà valutato sul momento, in base alle condizioni meteorologiche. (Marianna Giannoni)

Per ulteriori informazioni:marianna@impronteweb.net.

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