Incastonato di gioielli, il trono d’oro di Elisa – principessa che vive in carrozzina dalla nascita – ha due rotelle per potersi spostare, ma lei preferisce stare chiusa nelle sue stanze e in se stessa. Solo Dorotea, giovane come lei e al suo servizio, riesce a sopportarla. Un giorno, però, arriva un misterioso venditore con un tappeto, forse magico, e le due ragazze – pur mantenendo i propri ruoli – diventano amiche e complici per tre “viaggi speciali”. Succederà però un imprevisto…
«Il vero handicap per Elisa – si legge nella presentazione di La principessa che stava sempre seduta di Nadia Cerchi (Como, Il Ciliegio, 2013) – non è la disabilità fisica, quanto piuttosto aver tarpato le ali ai propri sogni. Questo racconto è uno sprone a non arrendersi di fronte alle difficoltà, al sapersi accettare per ciò che si è, al saper accettare anche l’aiuto degli altri, in un rapporto di dare e ricevere. È un inno all’amicizia che sa andare oltre le disabilità».
Laureata in filosofia, Nadia Cerchi è sempre stata maestra elementare a Pavia, la sua città, e da quando sono nati i suoi due figli, ha iniziato a raccontare e a scrivere fiabe. Nel 2012 ha esordito – sempre per Il Ciliegio – con Straniero… strabianco e ora torna con questa nuova storia, la principessa che stava sempre seduta, appunto, illustrato da Marianna Sauro, la cui presentazione – patrocinata dalla UILDM locale (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) – è in programma per domenica 17 marzo a Pavia (Nuova Libreria Il Delfino, Piazza Cavagneria, ore 16).
Particolare non certo trascurabile, l’Autrice devolverà i diritti d’autore ai Goodfellas, la squadra locale di wheeelchair hockey (hockey in carrozzina elettronica), i cui componenti lei stesa definisce come «giovani prìncipi e principesse che si dedicano al wheelchair hockey». (S.B.)
Ringraziamo Katia Pietra per la segnalazione.
Per ulteriori informazioni: info@edizioniilciliegio.com.
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