Numero fatidico il 1.000: evoca terrori medioevali, gloriose imprese garibaldine e, da oggi, anche i primi 1.000 caregiver familiari che hanno aderito all’azione di riconoscimento giuridico del proprio particolare status.
Pur non essendo così vecchio da poter dire “ricordo benissimo…” ed evocare una testimonianza personale diretta, lo sono tuttavia abbastanza da rammentare i vecchi libri di scuola, ancora intrisi di patriottismo “post-veterofascista”, che narravano della stupefacente rapidità di incremento delle camicie rosse garibaldine: poco più di 1.000 a Quarto divennero legioni durante la gloriosa epopea.
Faranno altrettanto i caregiver familiari? Passeranno dai 1.125 registrati oggi – come si può vedere nel blog La Cura Invisibile, grazie all’ottimo lavoro curato da Chiara Bonanno e Davide Musiani – a un numero molto più elevato e anche quest’ultimo semplice punta emersa dell’iceberg il cui “corpo grosso” giace sotto la superficie del mare?
Chi ne dubita probabilmente dubitava anche dell’affermazione di un movimento politico che ha basato sull’uso del web la propria forza di mobilitazione e di autofinanziamento e che oggi rappresenta – nel bene e nel male come sempre accade – una forte percentuale dei Cittadini eletti nel nuovo Parlamento.
Chissà che non serva di monito alla nuova classe politica (che di certo “classe politica” non gradisce essere appellata) e la induca ad aprire velocemente gli occhi – nel caso non fossero già ben sgranati – su di noi, “ultimi della terra”, come i bei discorsi di insediamento di Papa Francesco e della presidente della Camera Laura Boldrini hanno suggerito nei giorni scorsi.
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