Al di fuori dell’assistenzialismo

Ricorre già il decimo anniversario per il progetto di autonomia abitativa "Casa al Sole", voluto a Pordenone dall'Associazione Down Friuli Venezia Giulia e per celebrarlo è stato organizzato un incontro, previsto per il 21 marzo, Giornata Mondiale delle Persone con Sindrome di Down. «Ci sembra questo il modo migliore - spiegano i promotori dell'iniziativa - per celebrare tale evento, da quest'anno riconosciuto anche dall'ONU, condividendo cioè la soddisfazione di una conquistata "vita indipendente" da parte di persone con disabilità intellettiva»

Giovane con sindrome di Down in un laboratorio artigianaleAbbiamo già riferito a suo tempo (se ne legga cliccando qui) dell’acquisto di due “case satelliti” a Pordenone, da parte dell’Associazione Down Friuli Venezia Giulia (aderente al CoorDown – Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), nell’ambito del progetto di autonomia abitativa denominato Casa al Sole e rivolto a persone adulte con disabilità intellettiva. «L’iniziativa – aveva spiegato in tale occasione Maria Luisa Montico, presidente dell’Associazione Down Friuli Venezia Giulia – si propone di rendere i giovani, dopo un adeguato percorso formativo, capaci di vivere in normali abitazioni, a piccoli gruppi, gestendo la quotidianità da soli, con un limitato supporto educativo».

Quest’anno ricorre il decimo anniversario dall’inizio di quel progetto, coincidente con l’avvio di una quarta “casa satellite”, e per mercoledì 21 marzo (ore 17), è previsto un incontro conviviale (Casa al Sole, Via Borgo Sant’Antonio, 4, Pordenone), durante il quale verrà anche dato il benvenuto a tre giovani che inizieranno la loro fase formativa.
«Ci sembra questo il modo migliore – dichiara Montico, insieme ad Alberto Grizzo, coordinatore socio sanitario dell’ASS 6 Friuli Occidentale e a Daniele Ferraresso, responsabile delle Attività Educative nella Cooperativa Sociale Il Granello, enti che collaborano all’iniziativa – per celebrare la Giornata Mondiale delle Persone con Sindrome di Down, da quest’anno riconosciuta anche dall’ONU, condividendo cioè la soddisfazione di una conquistata “vita indipendente” da parte di persone con disabilità intellettiva. Esse, infatti, grazie a questo progetto, restano al di fuori del puro assistenzialismo e conducono una vita pienamente inserita nella società». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: down.fvg@libero.it.
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