È un vero e proprio “dramma sociale”, quello che rischia di vivere la città di Reggio Calabria, dove le organizzazioni del Terzo Settore hanno formalmente notificato al Comune e alle Famiglie, per il prossimo 28 marzo, la chiusura dei vari servizi sociali.
In tal senso, il Coordinamento del Terzo Settore della città ha lanciato un Appello, affinché vengano mantenuti tutti i servizi attuali, senza taglio alcuno, e che per far questo siano garantiti i pagamenti, scongiurando appunto la chiusura dei servizi. Infatti – situazione mai avvenuta prima, ma che, come si legge in una nota del Forum Nazionale del Terzo Settore, potrebbe toccare presto altre città del nostro Paese, come Napoli, Palermo, Roma e Messina – le organizzazioni locali del Terzo Settore si trovano costrette a fare tale scelta drammatica, resa necessaria dall’assenza di risposte concrete sui pagamenti pregressi e di garanzie sul futuro dei servizi.
«Tutto questo – ha dichiarato Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore – ci fa precipitare nello stato di vulnerabilità che sta vivendo il nostro Paese e che colpisce i diritti dei cittadini in condizione di maggiore fragilità, dei minori, delle persone con disabilità, degli anziani, delle loro famiglie, di centinaia di operatori e professionisti qualificati, mettendo a rischio servizi vitali per le persone. Ci uniamo quindi all’appello del Terzo Settore di Reggio Calabria, ribadendo che non siamo più disposti ad accettare le logiche economiche dei tagli lineari di fronte ai diritti di cittadinanza». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it.
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