Sta per partire la settima edizione di Diverse abilità in scena, l’ormai tradizionale rassegna curata da Fulvio De Nigris e promossa dall’associazione bolognese degli Amici di Luca, insieme al Centro Culturale Teatroaperto/Teatro Dehon.
L’esordio è in programma per mercoledì 27 marzo (Teatro Dehon, Via Libia, 59, ore 21), con il Gruppo Dopo… di Nuovo, Gli Amici di Luca che sarà protagonista di Come prima di Alessandra Cortesi, diretta dalla stessa, con contributi scritti di Augusto Acquabona e il coordinamento pedagogico di Antonella Vigilante.
«Sono molti anni – spiega Guido Ferrarini, direttore artistico del Teatro Dehon – che ospitiamo gli spettacoli e le altre iniziative degli Amici di Luca e tuttavia l’inesauribile vitalità, l’inventiva e l’energia di Fulvio De Nigris riescono sempre a stupirmi. L’aspetto veramente interessante di questo progetto, già straordinario di suo, è il tentativo, assolutamente legittimo, di fare interagire sullo stesso piano culturale e umano due differenti abilità: quelle degli utenti/attori usciti dal coma e quello del mondo teatrale tout-court. Per di più reclamando, come si legge nei titoli, un diritto alla professionalità e all’integrazione. Io penso che tutto ciò, per quanto utopico, sia giusto e auspicabile. Per questo spalanchiamo le porte agli amici degli Amici di Luca che sono poi anche i nostri amici».
«Dobbiamo ringraziare il Teatroaperto/ Teatro Dehon – annota dal canto suo Fulvio De Nigris – per la grande sensibilità che ha dimostrato in questi anni verso la nostra Associazione. Con questa iniziativa ci poniamo ancora la domanda: è possibile uscire dal recinto del sociale, della disabilità come valore solo per chi la sente e chi vi ci opera, ma anche come valore universale teatralmente inteso? Diverse abilità in scena vorrebbe porsi proprio questo obiettivo, facendo cioè incontrare i “direttamente coinvolti” con il pubblico indifferenziato, con gli studiosi del settore, con gli esperti e con il mondo teatrale, per verificare se poetiche differenti, che si esprimono attraverso il teatro, possano convivere in una stessa rassegna, per scambiarsi diverse letture del proprio mondo interiore, a prescindere da abilità o disabilità ma tenendo proprio conto delle “diverse abilità in scena”. È un’ulteriore sfida alla quale siamo contenti abbiano aderito anche Il Gruppo Elettrogeno e il Magnifico Teatrino Errante. Con il Teatro dell’Argine, che sta conducendo laboratori teatrali alla Casa dei Risvegli Luca De Nigris, presenteremo poi il nuovo allestimento Wonderwold, tratto da Alice nel paese delle meraviglie».
Il gruppo Dopo… di-Nuovo, Gli Amici di Luca è rivolto a persone che hanno vissuto l’esperienza del coma – tutte dimesse dalla Casa dei Risvegli Luca De Nigris – e a operatori volontari, insieme ai quali si ritrovano ogni lunedì nella struttura, per un laboratorio teatrale permanente.
Si tratta di un’esperienza nata con l’intento di utilizzare il teatro come strumento, per facilitare la socializzazione, allenare la creatività individuale e allargare le proprie potenzialità comunicative. Condotto dall’operatrice teatrale Alessandra Cortesi e coordinato dalla pedagogista Antonella Vigilante, il Gruppo può considerarsi come un intervento espressivo ed educativo che accompagna la persona anche nel delicato momento della dimissione, creando uno spazio e un luogo a cui appartenere, che la sostenga nel riallacciare relazioni vecchie e nuove, dando la possibilità di essere “attori agenti” del proprio percorso di socializzazione. La triangolazione con i servizi del territorio permette inoltre, all’interno degli obiettivi del Gruppo, di creare sotto-obiettivi a misura di utente.
Le varie performance realizzate, per ora, hanno avuto carattere educativo e divulgativo e lo scopo di parlare dell’attività stessa, in modo da creare un vero e proprio incontro.
Per quanto riguarda Come prima, lo spettacolo che aprirà la rassegna, esso parla apertamente di coma, «con l’intento – come spiegano gli Autori – non di raccontare una storia, ma di provare a trasmettere, in modo frammentato e discontinuo, la percezione di certe condizioni, lo spaesamento, l’incongruenza di ritmi, la noia, la fatica, l’inerzia, la confusione e l’attesa, ma anche la gioia, il coraggio che caratterizza tale percorso».
I motivi per cui questo sarà l’unico spettacolo del Gruppo a parlare di coma, li spiega benissimo Gisella, che tale esperienza ha vissuto: «Parlare di coma almeno una volta ha senso per spiegare a chi non ha vissuto l’esperienza come cambia la testa e il carattere (e quindi la percezione del mondo) di una persona che dal coma ci è appena uscita e deve ricominciare a vivere. Per non dare per scontate cose che invece scontate non sono, ma sono da ri/raggiungere (come la parola o solo ricordare il proprio nome, un pezzetto della propria autobiografia, coordinarsi in un passo, trovare tutta la forza e il coraggio per poter spezzare l’inerzia). Ri/raggiungere cose che non sono state tolte, ci sono ancora, semplicemente non sono mai andate via, ma a volte sono inaccessibili, invisibili e sembrano perse per sempre. Non sappiamo quando nel buio, nel silenzio, qualcosa accade, né se accadrà non abbiamo una formula, possiamo solo porci degli obiettivi e provarci, sforzarci perché comunque si è vivi e la vita è piena di sforzi. Ma questo sarà l’ultimo spettacolo: il coma lo abbiamo già abbastanza vissuto e possiamo parlarne per uno spettacolo, anzi è bello… però poi basta perché abbiamo voglia e bisogno di fare altro».
Questi i successivi appuntamenti della rassegna: martedì 23 aprile, in mattinata, replica per le scuole di Come prima e, nello stesso giorno, il Magnifico Teatrino Errante con Random Cabaret. Giovedì 6 giugno, poi, Il Gruppo Elettrogeno presenterà Brindisi con boia: maestro d’acqua (secondo studio) e martedì 18 giugno il già citato nuovo allestimento Wonderworld, a cura degli Amici di Luca e del Teatro dell’Argine. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: amicidiluca@tin.it.