In questi primi tre mesi dell’anno, l’associazione teatina Diritti Diretti, in collaborazione con il Laboratorio Accessibilità Universale dell’Università di Siena, ha offerto la propria competenza specialistica al tavolo tecnico-politico sull’accessibilità nella Via Verde della Costa dei Trabocchi, zona abruzzese della Provincia di Chieti, affinché l’intera realizzazione e l’ininterrotta comunicazione della relativa pista ciclo-pedonale da realizzare sulla fascia litoranea che attraversa le aree ferroviarie dismesse sulla linea Adriatica (tra i Comuni di Ortona e di Vasto), possa rispondere alle esigenze di ogni categoria di turista, anche a quelle di famiglie con passeggini, di donne in stato di gravidanza, di persone con disabilità, di anziani e di chi, per i più svariati motivi, abbia problemi di deambulazione (ad esempio persone infortunate con le stampelle).
Durante quindi le numerose riunioni convocate dalla Provincia di Chieti, assieme a Enti e Sindaci dei Comuni coinvolti nel progetto, sono stati ottenuti alcuni importanti risultati. Innanzitutto, la spiegazione dei criteri relativi all’Accessibilità Universale e il chiarimento sui vantaggi fiscali connessi all’applicazione di tale concetto nell’àmbito del progetto. Sono stati inoltre resi disponibili tutti i riferimenti legislativi utili e illustrate le soluzioni tecnico-professionali da applicare, al fine di aprire l’iniziativa alla fruibilità di tutti, dotandola di strumenti estetici e qualitativi che ne caratterizzino l’unicità in ambito nazionale e internazionale.
Il progetto è stato altresì presentato durante un convegno sul turismo accessibile, svoltosi in febbraio a Milano, nell’àmbito della BIT (Borsa Internazionale del Turismo).
Sono stati infine individuati due bandi europei, per candidare la Provincia di Chieti come “destinazione turistica emergente”, capace di integrare l’Accessibilità Universale nella propria strategia di sviluppo turistico.
«Sono felice – dichiara Simona Petaccia, presidente di Diritti Diretti – perché in questi mesi siamo riusciti a dare una nuova veste a un progetto ben strutturato e ambizioso che, per un investimento totale di circa 34 milioni di euro, racchiude ben 45 chilometri di litorale, 27 trabocchi (antiche macchine da pesca tipiche delle coste abruzzesi), 29 siti di interesse comunitario, 11 riserve naturali regionali e 4 porticcioli turistici».
«I criteri dell’Accessibilità Universale applicati a questo progetto – afferma dal canto suo Dino Angelaccio, direttore del Laboratorio Accessibilità Universale dell’Università di Siena – valorizzeranno ancor di più il patrimonio naturale/culturale della costa tra Ortona e Vasto, che potrebbe così diventare il volano economico e turistico di una zona già premiata con diversi riconoscimenti». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@dirittidiretti.it.
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