Quelle dimissioni che preoccupano

Dopo le dimissioni dell’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio, alcune organizzazioni del Terzo Settore scrivono al presidente della Regione Zingaretti, chiedendo - oltre a un incontro urgente - la nomina di un nuovo Assessore che sappia qualificare le politiche sociali, come asse privilegiato di un nuovo e diverso sviluppo del Lazio
Nicola Zingaretti
Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio

«Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per il futuro delle politiche sociali nella nostra Regione»: lo hanno scritto al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, chiedendo anche un incontro urgente, alcune organizzazioni del Terzo Settore (Social Pride; Democrazia Solidale; FISH Lazio-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap; CESV-Centro Servizi per il Volontariato del Lazio; Coordinamento Provinciale Associazione Familiari Persone Autistiche; AGCI Lazio-Associazione Generale Cooperative Italiane; Fondazione prima del dopo Capodarco; CNCA Lazio-Coordinamento Nazionel Comunità di Accoglienza; Forum del Terzo Settore Lazio), in riferimento alle recenti e improvvise dimissioni di Paola Varvazzo, assessore alle Politiche Sociali.

«Riteniamo – si legge poi nella lettera inviata al presidente Zingaretti – che in una fase così delicata della vita sociale del nostro Paese sia necessario e urgente nominare un nuovo Assessore competente, in grado di rappresentare la stagione di cambiamento indispensabile. C’è assolutamente bisogno di dare nuova credibilità alle Istituzioni con segnali forti di cambio di rotta. Auspichiamo quindi la nomina di una persona che sappia esprimere l’evidente discontinuità con la Giunta precedente e sappia qualificare le politiche sociali, come asse privilegiato di un nuovo e diverso sviluppo della nostra Regione».

Dal canto suo, anche l’Associazione Casa al Plurale, che rappresenta le case famiglia per persone con disabilità a Roma, sollecita il presidente Zingaretti «a scegliere il nuovo Assessore alle Politiche Sociali, secondo il criterio del merito e della competenza». «Interessa cioè – dichiara il presidente di Casa al Plurale Luigi Vittorio Berliri – che faccia bene il suo lavoro, un lavoro che dovrà essere di ricostruzione, di ritessitura di una rete, definendo bisogni e risposte e ricucendo un patto con il territorio. Solo così, infatti, la Regione Lazio potrà finalmente dare efficaci risposte di welfare». (S.B.)

Ringraziamo Sandro Paramatti per la segnalazione.

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