Nel segno della “Giustizia” e del “Dono”

Sta per aprirsi a Lucca il terzo Festival del Volontariato - Villaggio Solidale, che dall’11 al 14 aprile vedrà la città toscana riempirsi letteralmente di appuntamenti culturali e animazione. E a declinare le “parole-chiave” della prima giornata - “Giustizia” e “Dono”, appunto - saranno due italiano impegnati a migliorare il nostro Paese, come don Giacomo Panizza ed Enzo Bianchi
Gonfalone del Festival del Volontariato 2013 appeso alle mura di Lucca
Uno scorcio delle mura di Lucca, alle quali è appeso il gonfalone del Festival del Volontariato 2013

Ore di vigilia per la terza edizione del Festival del Volontariato – Villaggio Solidale, che per quattro giorni, da giovedì 11 a domenica 14 aprile, vedrà la città di Lucca riempirsi letteralmente di appuntamenti culturali e animazione, presso il complesso dell’ex Real Collegio e altre piazze e palazzi. Saranno infatti più di 100 gli appuntamenti culturali che accoglieranno circa 400 fra relatori e ospiti d’eccezione, con il coinvolgimento di un migliaio di volontari e di 150 organizzazioni partecipanti.
L’evento, com’è noto, è promosso dal Centro Nazionale per il Volontariato (CNV), che conta sulla collaborazione e la partecipazione di tutte le Istituzioni cittadine – grazie anche agli specifici protocolli di intesa siglati con il Comune e la Provincia di Lucca -, delle fondazioni bancarie, delle categorie economiche e sul sostegno del Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana), nonché sul patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di numerose Regioni, sigle nazionali e associazioni.

Due saranno le parole-chiave della giornata inaugurale della manifestazione, vale a dire la “Giustizia” e il “Dono”, declinate da altrettanti grandi protagonisti dell’Italia impegnata per un Paese migliore, quali don Giacomo Panizza, fondatore della Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme (Catanzaro) ed Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose in Piemonte e scrittore.
Nel dettaglio, poi, degli appuntamenti principali della prima giornata, si aprirà con un’iniziativa che coinvolgerà le scuole e sarà dedicata al turismo responsabile. Quindi, nel primo pomeriggio, un seminario promosso dal MoVI (Movimento Volontariato Italiano), denominato Per un nuovo patto sociale di cittadinanza. Idee per una nuova normativa del volontariato, con i due docenti universitari Emanuele Rossi e Maurizio Ambrosini. E ancora – dopo il taglio ufficiale del nastro inaugurale, alla presenza delle autorità cittadine – il convegno Volontariato è partecipazione. In ricordo di Maria Eletta Martini (ore 16), dedicato a colei che fondò il CNV di Lucca – Maria Eletta Martini, appunto – a poco più di un anno dalla sua scomparsa. A ricordarla saranno il presidente stesso del CNV, Edoardo Patriarca, i giovani che operarono insieme a lei, la familiare Gabriella Martini, il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, il presidente della Provincia Stefano Baccelli, il già citato Emanuele Rossi della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, don Pietro Gianneschi e Flavia Nardelli dell’Istituto Luigi Sturzo.
In serata, infine (ore 21.30), il primo spettacolo di teatro solidale, con Non c’è mai silenzio, spettacolo di Elisabetta Salvatori dedicato alla strage alla stazione di Viareggio del 2009, introdotto dalla presentazione del libro Viareggio ferita nel cuore – 29 giugno 2009.

«Il volontariato – si legge in una nota prodotta dal CNV – è un solido pilastro del welfare del Paese, partecipa diffusamente ai Governi dei territori locali, anche se ha poca fiducia nella politica nazionale da cui si sente poco considerato. Ed è vivo e capace di rigenerarsi, tanto che il 72,3% delle organizzazioni ha meno di 26 anni e il 42% è nato dopo il 1995»: è quindi un quadro per lo meno incoraggiante quello che emerge dalla ricerca promossa dalla Fondazione Volontariato e Partecipazione e dal CNV, che fa il punto sui tratti salienti del volontariato e che verrà resa nota nei prossimi giorni, durante il Festival di Lucca.
«Oltre 4 organizzazioni di volontariato su 10 (42,6%) – vi si legge tra l’altro – sono state fondate dopo il 1995. Hanno cioè, a fine 2011, non più di 16 anni di vita. Più dell’81% di esse, inoltre, sono nate dall’iniziativa spontanea di un gruppo di persone. Dati che dimostrano, in attesa dei risultati dell’indagine censuaria Istat sul non-profit, l’elevata capacità auto-generativa che determina oggi una relativa, ma significativa “giovinezza” anagrafica delle organizzazioni di volontariato italiane». (S.B.)

Per il programma completo dell’evento, oltreché per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@centrovolontariato.net.

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