Reporter con sindrome di Down a Castelporziano

Tramite video e foto, hanno documentato, con abilità e accuratezza, la ricca realtà della Tenuta di Castelporziano, vicina a Roma, oggi di proprietà della Presidenza della Repubblica, a suo tempo dimora estiva dei Savoia. Sono sette giovani con sindrome di Down dell’AIPD, Associazione che già da molto tempo collabora con il Quirinale
Tenuta Presidenziale di Castelporziano
Un’immagine della Tenuta Presidenziale di Castelporziano

Si è conclusa il 12 aprile scorso la seconda e ultima settimana di stage come reporter, nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano, presso Roma, per sette giovani con sindrome di Down dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), provenienti da Caserta, Oristano e Potenza.
Infatti, dal 18 al 22 marzo – prima – dall’8 al 12 aprile – poi – le persone coinvolte (tra i 15 e i 21 anni) hanno realizzato foto e video sulle attività della Tenuta di proprietà del Presidente della Repubblica. Nella giornata conclusiva, poi, è stato realizzato – sempre presso quella che fu la dimora estiva dei Savoia – un evento di presentazione del materiale video confezionato, alla presenza di Giovanna Zincone, consulente del Presidente della Repubblica per i Problemi della Coesione Sociale e di Anna Contardi, coordinatrice nazionale dell’AIPD, oltreché dello staff di operatori della Tenuta di Castelporziano.

«Credo sia stata un’esperienza bella per tutti – ha sottolineato per l’occasione Zincone – e dobbiamo certamente ringraziare il grande impegno e l’affettuosità del personale della Tenuta». Le ha fatto eco Contardi: «Quello che si vive vedendo i video è tanto entusiasmo, la passione e la professionalità che hanno fatto da collante all’avventura».
Felici ed emozionati i ragazzi diventati reporter per due settimane: «Abbiamo intitolato il nostro video – hanno raccontato Giada e Martina di Oristano – Ricordi meravigliosi di una bellissima esperienza». In particolare, «la cosa più bella – secondo Giada – è stato l’inanellamento», ovvero quell’importante tecnica utile alla ricerca scientifica e alla gestione dell’ambiente, basata sul marcaggio individuale degli uccelli, tramite appunto un anellino metallico.

Numerose sono state le attività che i giovani con sindrome di Down hanno potuto seguire nelle due settimane: dal lavoro nelle officine a quello nelle stalle, con i cavalli e il maniscalco della Caserma dei Carabinieri; dal vivaio forestale, dove hanno invasato delle piante, alla stazione di inanellamento, dove – come detto – vengono identificati gli uccelli per i flussi migratori.
Il progetto del corso audiovisivo di Castelporziano – che si inserisce in una collaborazione ormai decennale tra il Quirinale e la sede nazionale dell’AIPD – ha avuto come finalità quella di sviluppare competenze lavorative utili a un futuro inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro e di sviluppare e acquisire capacità espressive tramite strumenti tecnologici, quali video, foto e prodotti audiovisivi.
Durante la presentazione conclusiva, i materiali realizzati – che documentano la ricchezza della realtà della Tenuta e l’abilità dei ragazzi stessi nel documentarla – hanno evidenziato, sia nelle riprese che nel montaggio, accuratezza e sensibilità diverse. E il tutto, nei prossimi mesi, verrà messo anche a disposizione del grande pubblico. (M.R.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa AIPD (Marta Rovagna), marta.rovagna@gmail.com.

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