Interessante l’iniziativa proposta da alcuni musei della Provincia di Rimini, aderenti alla Rete REMUS della bassa valle del Marecchia – in collaborazione con FO.CU.S. (Fondazione Culture Santarcangelo di Romagna) – vale a dire, oltre agli Istituti Museali di Santarcangelo, il Museo Archeologico di Verucchio, Casa Panzini di Bellaria, il Museo del Mulino Sapignoli di Poggio Berni e il Comune di Torriana.
Si tratta del corso di formazione denominato BENI PER TUTTI… senza barriere, dedicato agli operatori museali e riguardante i temi dell’accessibilità, declinata su diversi tipi di disabilità, esperienza che si inserisce in un più ampio percorso intrapreso nel 2012 dalle Istituzioni coinvolte, allo scopo di rendere i patrimoni culturali in esse conservati, realmente aperti e fruibili a tutti i Cittadini.
«Il corso – spiegano i promotori – ha lo scopo di fornire a chi lavora quotidianamente nei musei conoscenze e strumenti su accessibilità e disabilità, per garantire un approccio concreto e consapevole e un’adeguata accoglienza ai visitatori e agli utenti con disagio fisico e psichico e in particolare con difficoltà di tipo visivo e uditivo, o legate a sindromi dello spettro autistico, DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) e ADHD (deficit di attenzione e iperattività). A tale scopo, nel corso dei quattro incontri previsti, vengono presentati gli aspetti pedagogici, sociali, clinici, culturali e legislativi delle diverse disabilità, attraverso il contributo di esperti, pedagogisti e psicologi, nonché di rappresentanti di Istituzioni e musei specializzati, che da anni operano e si impegnano a favore dell’accessibilità». Tra questi ultimi, vanno certamente segnalati il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, l’Associazione Lettura Agevolata di Venezia, il Castello di Rivoli di Torino, l’ENS di Rimini (Ente Nazionale dei Sordi), l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), il Centro Autismo di Rimini, il Museo delle Marionette di Palermo e l’Associazione Famiglie Autistici e Dislessici di Rimini.
Settanta sono in totale gli operatori museali, gli insegnanti e i rappresentati di associazioni coinvolti nell’iniziativa, che prevede anche laboratori operativi, in collaborazione con l’artista David Swift, da anni impegnato a fianco di non vedenti e non udenti. È in programma infine una trasferta al Museo Anteros di Bologna, che consentirà un’esperienza pratica diretta di visita tattile.
Iniziato il 10 aprile, con l’incontro introduttivo denominato Accesso al patrimonio culturale: aspetti pedagogici, sociali, clinici, culturali, legislativi, il corso proseguirà venerdì 19 aprile – sempre presso il Museo Storico Archeologico di Santarcangelo di Romagna – sul tema Difficoltà uditive: il silenzio racconta, mercoledì 24 aprile con Difficoltà visiva: guardare con tatto e si concluderà giovedì 2 maggio, con le Problematiche legate a sindromi dello spettro autistico, DSA, ADHD: l’approccio al patrimonio culturale. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Elena Rodriguez (e.rodriguez@comune.verucchio.rn.it).
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