Per essere presenti dove “si fanno” le politiche europee

Aumenta la consapevolezza nel FID - il Forum Italiano sulle Disabilità, impegnato nella tutela dei diritti delle persone con disabilità a livello europeo, che in questi giorni ha tenuto la propria Assemblea - sulla necessità di essere presenti uniti e “in massa”, anche là dove si decidono le politiche del Vecchio Continente. Lo confermano le crescenti adesioni di varie associazioni
Giampiero Griffo
Giampiero Griffo è stato confermato dal FID quale rappresentante italiano presso l’EDF (European Disability Forum)

Nato nel 2008 per unificare il percorso delle organizzazioni italiane impegnate nella tutela dei diritti delle persone con disabilità – ovvero del CND (Consiglio Nazionale sulla Disabilità) e del CID.UE (Consiglio Italiano dei Disabili per i rapporti con l’Unione Europea) -, in àmbito di politiche dell’Unione Europea e subito riconosciuto dall’EDF (European Disability Forum), ovvero dall’“organizzazione ombrella”, che rappresenta milioni di persone con disabilità di tutta l’Europa, il FID (Forum Italiano sulle Disabilità) ha tenuto il 23 aprile la propria Assemblea, che ha visto innanzitutto la riconferma di Tommaso Daniele alla Presidenza e di Giampiero Griffo, quale rappresentante presso l’EDF.

Oltre alla ribadita necessità di proseguire il proprio lavoro in continuità con quello svolto finora, da parte di tutti è stata sottolineata l’esigenza di un allargamento della partecipazione, sia dal punto di vista dei nomi che delle organizzazioni coinvolte.
E in tal senso l’evoluzione può essere considerata realmente positiva, visto che l’adesione alla FID delle due grandi Federazioni di persone con disabilità (FISH e FAND) è stata affiancata, nel corso di questi ultimi anni, da quella specifica di numerose altre associazioni, pur già componenti delle Federazioni stesse. Si tratta esattamente di ADV (Associazione Disabili Visivi), AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia), AIPD (Associazione Italiana Persone Down), AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), APICI (Associazioni Provinciali Invalidi Civili e Cittadini Anziani), ASBI (Associazione Spina Bifida Italia), DPI Italia (Disabled Peoples’ International), FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi) e UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), tutte aderenti alla FISH e di ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazione Andicappati Trasporti), ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), ARPA (Associazione per la Ricerca sulle Psicosi e l’Autismo), ENS (Ente Nazionale dei Sordi), UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e UNMS (Unione Nazionale Mutilati per Servizio), aderenti invece alla FAND.
Un preciso segno di consapevolezza, questo, della necessità di essere presenti uniti e “in massa”, anche là dove si decidono le politiche del Vecchio Continente. (S.B.)

Share the Post: