Carlo non ha preso la metro (e non solo oggi!)

Marciapiedi impraticabili, scivoli mancanti, montascale dal funzionamento precario. Ovvero, più di un’ora per percorrere poche centinaia di metri! Continua nel centro storico di Roma – grazie alla “gita” di una candidata alle prossime elezioni municipali, insieme a un giovane in carrozzina -, il nostro viaggio in un Paese dove spesso, purtroppo, l’inaccessibilità è ancora più la regola che un’eccezione

Carlo, giovane con disabilità, in un marciapiede di Roma

“Sui marciapiedi di Roma”…

«Più di un’ora per percorrere poche centinaia di metri, lungo un percorso irto di ostacoli, buche, scatoloni, vasi, spazzatura, tubi di scarico, marciapiedi troppo alti e troppo stretti, pedane non funzionanti: una vera vergogna!».
Così Sabrina Alfonsi, candidata alla Presidenza del I Municipio di Roma, racconta la sua “gita” con Carlo, un giovane con disabilità residente nel centro storico della Capitale, “passeggiata” documentata dalle due immagini che qui pubblichiamo (altre sono disponibili presso la nostra redazione). E aggiunge: «Il momento peggiore è stato quando Carlo, aiutato dal padre, ha tentato invano di prendere la metropolitana alla Fermata Spagna: hanno citofonato per far mettere in funzione il montascale e dopo una lunga attesa una voce ha chiesto: “Serve aiuto?”. Otto minuti di lunga attesa, nulla è accaduto, nessuno è arrivato: Carlo non ha preso la metropolitana!».

«I marciapiedi sono così stretti – spiega dal canto suo il padre di Carlo – da non poter fare retromarcia; gli scivoli non ci sono, oppure se ci sono da un parte mancano dall’altra. Per quanto poi riguarda il montascale della metropolitana, è stato fermo per due anni: da sei mesi funziona, ma nel modo che abbiamo visto oggi. La maggior parte delle volte ci rinuncio, facciamo le scale e impieghiamo venti minuti per un tragitto che ne richiederebbe due».

Sabrina Alfonsi, con Carlo, giovane con disabilità e il padre, alla fermata "Spagna" della metropolitana di Roma

Bloccati davanti alla fermata della metro!

Abituato – ahinoi – a queste difficoltà, è proprio Carlo l’unico ad avere comunque mantenuto un certo buonumore, pur sottolineando come ogni giorno egli si renda «sempre più profondamente conto di quanto sia complicato anche solo uscir di casa: i marciapiedi sono impraticabili e spesso sono costretto a stare in mezzo alla strada dove passano le macchine. E anche con la macchina ci sono grandi difficoltà: il posto riservato di fronte a casa è sempre occupato».

Qualche giorno fa avevamo riferito – e testimoniato con un’immagine – di un marciapiede ristrutturato senza scivoli, di fronte alle strisce pedonali di una zona di grande passaggio a Casalecchio di Reno (Bologna). Dopo quel nostro articolo, altre segnalazioni erano subito arrivate da diverse parti d’Italia, ad esempio da Pescara – di cui parleremo nei prossimi giorni – segnalando situazioni in cui l’inaccessibilità è purtroppo più la regola che l’eccezione.
Questa breve “gita” nel centro storico di Roma ci consente quindi di aggiornare il nostro viaggio in un Paese dove purtroppo la mobilità per tutti è sin troppo spesso ancora una chimera. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Paola Scarsi (paolascarsi@libero.it).

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