«Abbiamo voluto ricordare anche noi questa data simbolica del 6 maggio, che coincide con il trentasettesimo anniversario del devastante terremoto in Friuli, facendo concretamente prevenzione, attraverso una prova di evacuazione in cui sono state coinvolte persone con autismo della nostra Fondazione».
Così Cinzia Raffin, che presiede la Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone, presenta il Progetto Ti aiuto a soccorrermi, in corso di svolgimento con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Pordenone e che proprio oggi, 6 maggio, lo stesso giorno in cui nel 1976 si verificò il sisma in Friuli, ha trovato la sua prima sperimentazione pratica.
«Si tratta di un progetto innovativo – aggiunge Raffin – che stiamo realizzando con i Vigili del Fuoco e che rappresenta un altro importante nodo di quella rete di collaborazioni con il territorio e le Istituzioni che stiamo tessendo, come ad esempio il Protocollo con il Pronto Soccorso e quello con le Forze di Polizia».
In particolare, questa iniziativa prevede azioni congiunte di formazione reciproca e training pratici, durante i quali le persone con autismo imparano a conoscere i mezzi e le divise dei Vigili del Fuoco e a collaborare con loro durante eventuali emergenze, mentre quest’ultimi imparano a conoscere l’autismo e le corrette modalità di interazione con chi ne è affetto.
«Il 6 maggio è una giornata di riflessione e commemorazione – spiegano Paolo Qualizza, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Pordenone e Stefano Zanut, funzionario e responsabile del Progetto – e l’abbiamo scelta volutamente per sperimentare all’Officina dell’Arte, una delle sedi della Fondazione Bambini e Autismo, un’esercitazione pratica di evacuazione. Durante una catastrofe, come un terremoto, ma anche durante un incendio o qualsiasi altro evento che ci pone di fronte ad un’emergenza, le persone con disabilità sono infatti le più svantaggiate e possono essere le prime vittime. Ma non dobbiamo dimenticare che in una situazione di pericolo, tutti possono essere o diventare momentaneamente “disabili” perché sotto shock o perché in situazioni di difficoltà. Ecco allora che creare dei piani di evacuazione che siano adeguati anche e soprattutto alle persone con disabilità significa lavorare per una maggiore sicurezza di tutti».
Dopo l’esercitazione portata a termine senza difficoltà dagli utenti dell’Officina dell’Arte, grazie alla formazione ricevuta e agli accorgimenti studiati con i Vigili del Fuoco, i dirigenti di questi ultimi e della Fondazione Bambini e Autismo hanno apposto la firma ufficiale al Protocollo di Collaborazione, recentemente approvato anche dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Ministero dell’Interno, ciò che ha ufficializzato la sperimentazione, in vista di una sua eventuale diffusione su tutto il territorio nazionale. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: progettazione@bambinieautismo.org.
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