Nel mese di giugno dello scorso anno, l’allora ministro alla Cooperazione Internazionale e all’Integrazione Andrea Riccardi aveva invitato gli Enti di Servizio Civile Nazionale e i giovani volontari – come avevamo ampiamente riferito – a una conferenza stampa presso la Presidenza del Consiglio, ove aveva annunciato di aver reperito ulteriori fondi – si parlava di 50 milioni di euro – utili a garantire l’avvio di quasi 19.000 volontari nel 2013 e di altrettanti nel 2014. Sulla scorta di tali indicazioni gli Enti stessi avevano provveduto ad organizzare la propria progettazione e i conseguenti investimenti, coinvolgendo decine di migliaia di sedi, di Enti partner e di Università.
Ebbene, si legge ora in una nota prodotta congiuntamente dal Forum Nazionale per il Servizio Civile, dalla CNESC (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile), dalla Rappresentanza Nazionale Volontari in Servizio Civile, dal Forum Nazionale del Terzo Settore e dall’AISEC (Associazione Servizio Civiliste e Civiliste d’Italia), «è trascorso quasi un anno e nonostante le ulteriori rassicurazione ricevute nel corso di questi mesi dagli uffici del ministro Riccardi, desta sincera preoccupazione il fatto che siano state pubblicate le graduatorie definitive dei progetti, ma che ancora non si conoscano i numeri relativi ai volontari che saranno messi a bando».
«Le rappresentanze degli enti e dei volontari – si scrive ancora nel comunicato – hanno più volte chiesto che gli impegni assunti dal Governo siano rispettati, lanciando l’allarme rispetto a un’ennesima diminuzione di volontari che avrebbe come esito l’implosione del sistema e un allontanamento dal Servizio Civile, già tristemente cominciato negli ultimi anni, sia degli enti più attivi che dei giovani».
«Per questo motivo – conclude la nota – chiediamo al neoministro per le Pari Opportunità, lo Sport e le Politiche Giovanili Josefa Idem, di adoperarsi utilizzando le risorse disponibili per il 2013 e quelle programmate per il 2014, affinché gli enormi sforzi fatti per preservare un sistema ricco e complesso, come quello del Servizio Civile Nazionale, non vengano vanificati dall’emanazione di un bando a numeri ridotti. Riponiamo in questo Governo e nel Ministro la massima fiducia, con l’auspicio di poter riprendere, a partire dal prossimo bando, quel percorso di crescita e di riforma del più importante strumento di educazione alla cittadinanza di cui il nostro Paese si è saputo dotare». (S.B.)
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