Una nuova Fondazione, per vittime di grandi traumi

Nasce per fornire un’assistenza globale - clinica e psicologica - alle persone vittime di gravi traumi invalidanti, dovuti a incidenti stradali o a cause di altra natura, la Fondazione Simona Galletto ONLUS - Ricerca e Innovazione Tecnologica per le Vittime di Grandi Traumi, con sede in provincia di Cuneo. A disposizione è anche un call center di riferimento
Un incidente stradale
Nasce per fornire supporto alle persone vittime di gravi traumi invalidanti, provocati da incidenti stradali o da altre cause, la Fondazione Simona Galletto

«Quali saranno le strutture sanitarie più adatte?». «Che tipo di fisioterapia sarà più utile?». «Avrà le cure adeguate?». «Quali saranno le conseguenze psicologiche per l’intera famiglia?»: sono i drammatici quesiti che si pongono, in caso di gravissimi incidenti stradali o infortuni, le persone che ne sono colpite e i loro familiari. Ebbene, la Fondazione Simona Galletto ONLUS – Ricerca e Innovazione Tecnologica per le Vittime di Grandi Traumi, con sede a Manta, in provincia di Cuneo, è nata proprio per rispondere a questo tipo di domande.
Fondata e presieduta da Corrado Galletto, a seguito dell’esperienza vissuta con l’incidente stradale accorso al figlio Stefano quando aveva solo 9 anni, la nuova ONLUS si pone infatti l’obiettivo di aiutare le vittime di gravi traumi dovuti a incidenti stradali (o a cause di altra natura) e le loro famiglie, fornendo supporto clinico e psicologico.
«L’odissea vissuta e l’osservazione dello stato e delle circostanze dirette che vivono le persone che subiscono gravi traumi e le relative conseguenze sulle loro famiglie – spiega lo stesso Galletto – hanno dato lo spunto e l’impulso per dare avvio a questa iniziativa, fortemente voluta per offrire un aiuto concreto a tutti coloro che si trovano nella situazione in cui ci siamo trovati io e la mia famiglia più di trent’anni fa. Le persone che hanno subito gravi traumi invalidanti di qualunque tipo – stradali o di altra natura – non devono essere lasciate sole. Che si abbiano o meno mezzi economici a disposizione, non sempre si riesce ad individuare la migliore struttura sanitaria in relazione alla tipologia del trauma subito. E soprattutto le gravi implicazioni psicologiche che si abbattono sull’intera famiglia prescindono da qualsiasi status sociale».

L’attività scientifica della Fondazione, quindi, intende fornire alla persona infortunata – e più in generale alla sua famiglia – un’assistenza globale, per affrontare le diverse fasi della situazione: dal supporto psicologico all’indicazione della struttura sanitaria di eccellenza, sino all’individuazione del singolo tecnico di riabilitazione che possa prestare assistenza a domicilio.
Per gestire poi le fasi di emergenza, è stato istituito un call center che risponde a un numero unico nazionale (199.240.033) e che sin dal momento dell’infortunio, fornisce le referenze e indirizza le persone presso strutture convenzionate e personale medico di eccellenza, in relazione alla tipologia del trauma subito.
«Dopo la gestione delle prime ore immediatamente seguenti all’incidente – sottolinea Giorgio Bernini, direttore scientifico della Fondazione – la struttura indirizzerà e sosterrà la persona che ha subito il trauma e la sua famiglia a livello clinico e psicologico, individuando anche, per quanto possibile, un supporto finalizzato a sopperire eventuali disagi che si dovessero manifestare nella vita di un nucleo familiare, segnato pesantemente dalla debilitazione di un suo componente».
Va ricordato, in tal senso, che grazie a un elenco di rapporti convenzionali con strutture sanitarie di eccellenza, dislocate in varie città d’Italia, il personale medico messo a disposizione della Fondazione è in grado di fornire informazioni appropriate sulle strutture e – ove necessario – di stabilire un “contatto medico” con l’ospedale in cui la persona viene ricoverata, approfondendo l’opportunità di un trasferimento sanitario d’eccellenza, disponibile ad accogliere il paziente.
Coloro che si rivolgeranno al numero di telefono dedicato, infine, potranno anche ottenere le indicazioni per realizzare un trasporto sanitario con il mezzo più adeguato e le informazioni assicurative per l’ottenimento, ove possibile, di un anticipo sull’indennizzo al fine di garantire le prime spese, spesso molto onerose. (E.C.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa della Fondazione Simona Galletto ONLUS (Erika Camasso, e.camasso@aqquazone.it).

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