Nomi proprio belli, tipo A spasso con le dita o Vietato non sfogliare. E poi il laboratorio Creatività senza limiti e una mostra con le tavole di Mia sorella è un quadrifoglio, il libro di Beatrice Masini, che racconta la disabilità attraverso la voce di una sorella. E ancora, un doppio appuntamento con Luca Pancalli, presidente del CIP (Comitato Italiano Paralimpico), con la presentazione del suo bellissimo Lo Specchio di Luca.
Non è mancata, in questi giorni a Torino, in occasione del Salone Internazionale del Libro, l’attenzione alla disabilità. Oltre infatti a libri di diversi editori sull’argomento, al Bookstock Village, area dedicata ai giovani sino ai vent’anni, vi sono state alcune mostre e attività interattive. Tutte belle.
Vietato non sfogliare è una mostra itinerante che riunisce libri accessibili per bambini e libri per l’infanzia dedicati al tema della disabilità, tutti di recente pubblicazione, iniziativa curata da Area ONLUS, associazione che da trent’anni si occupa a Torino di famiglie con bambini con disabilità. Perché non toccare è vietato? Perché, viene spiegato, «i visitatori sono invitati a sfogliare e conoscere attraverso attività giocose questi libri, espressione concreta di come il limite, opportunamente riconosciuto e integrato, possa diventare un autentico stimolo a mettere a punto soluzioni nuove e originali che apportano ricchezza e varietà».
Accanto alla mostra, poi, il Laboratorio Creatività senza limiti, nel quale Area e il Salone hanno proposto ai giovani visitatori un bel programma di appuntamenti: visite guidate e interattive alla mostra, incontri con autori come Beatrice Masini, Sabina Colloredo e Arianna Papini, letture di libri pluripremiati e finalisti del prestigioso Premio Andersen 2013, come Peter Nimble e i suoi fantastici occhi e Rico, Oscar e il Ladro Ombra.
I bambini (ma non solo loro, naturalmente) sono stati invitati «a scoprire volumi davvero speciali, capaci di rendere accessibile l’esperienza della lettura o di fare della disabilità un’autentica e stimolante occasione di narrazione».
A spasso con le dita, invece, è insieme una mostra e un laboratorio. Una mostra di dodici tavole tattili d’artista, ispirate ad altrettante parole della solidarietà.
Nata nel 2010 grazie alla collaborazione tra la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi ed Enel Cuore, la ONLUS di Enel dedicata al sociale, al fine di promuovere le potenzialità culturali dell’editoria tattile per l’infanzia, A spasso con le dita ha permesso, tra il 2010 e il 2012, la creazione e la distribuzione gratuita di cinquemila libri tattili a biblioteche pubbliche, ospedali pediatrici e istituzioni culturali.
Accanto alla mostra, gli illustratori hanno proposto laboratori e atelier didattici e artistici, esperienze di lettura e rappresentazioni multisensoriali, aventi per tema – come detto – le parole della solidarietà e la loro accessibilità: Scambio (Gek Tessaro); Insieme (Francesca Pirrone); Soglia (Michele Fabbricatore); Respiro (Giacomo Tringali); Sentiero (Arianna Papini); Coro (Michela Grasselli e Giuseppe Vitale); Cerchio (Chiara Carrer); Dono (Lorenzo Terranera); Confronto (Sonia Marialuce Possentini); Legame (Elisa Lodolo); Mano (Fanny Pageaud); Sorpresa (Gabriela Rodriguez Cometta). E in collaborazione con la ONLUS torinese CasaOz, è stato proposto un laboratorio per scoprire la serigrafia, una delle tecniche di stampa più antiche e diffuse nel mondo.
Parlando poi dello Specchio di Luca (Fazi, 2013), scritto da Luca Pancalli con Giacomo Crosa, si tratta di un libro bellissimo, non una biografia, ma un romanzo, anche se racconta la storia – dall’incidente che lo ha reso tetraplegico in poi -, di Luca Pancalli, presidente e “anima” del Comitato Italiano Paralimpico.
A Torino Pancalli è stato protagonista di un doppio appuntamento, dapprima, anche nel suo ruolo di dirigente sportivo, con il Convegno Torino capitale europea dello sport 2015-Novità e prospettive, durante il quale ha presentato il libro, poi con l’incontro Lo sport oltre lo sport – I valori dello sport fondamento della vita, con la partecipazione di Silvia Bruno, presidente del CIP Piemonte e di due grandi sportivi, Francesca Fenocchio (argento nell’handbike insieme a Alex Zanardi e Vittorio Podestà alle Paralimpiadi di Londra 2012) e Gregory Leperdi (campione europeo di ice sledge hockey), che hanno raccontato la loro esperienza di vita, sport e disabilità.
Infine, la mostra con le tavole del libro della bravissima Beatrice Masini, Mia sorella è un quadrifoglio. Pubblicato da Carthusia (Milano, 2012), in collaborazione con la Fondazione Paideia e il CEPIM (Centro Persone Down) di Torino, è una storia realizzata attraverso un percorso di condivisione in cui assistenti sociali, psicologi, educatori, genitori, volontari, fratelli e sorelle di bambini con disabilità hanno condiviso idee ed emozioni.
Di siblings, ovvero i fratelli e le sorelle delle persone con disabilità, si è occupato anche recentemente Simone Fanti, su queste stesse pagine. Qui c’è un materiale ricco e coinvolgente, emerso durante una serie di incontri, attraverso i quali Beatrice Masini ha dato vita a una storia in cui la disabilità viene raccontata da una voce molto particolare, quella cioè della sorella.