Sono commenti improntati alla fiducia, quelli dell’ANFFAS Sicilia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), dopo l’incontro avvenuto nei giorni scorsi con Maria Antonietta Bullara, coordinatrice del Dipartimento Famiglia e Politiche Sociali dell’Assessorato Regionale alla Famiglia, alle Politiche Sociali e al Lavoro. Sembra infatti, ad esempio, che quelle “Linee Guida” proposte qualche mese fa dall’Associazione, vera e propria “piattaforma programmatica sul sociale” (se ne legga ampiamente anche nel nostro giornale), siano state giudicate con favore dai tecnici del Dipartimento e che possano presto essere prese in considerazione anche dalla Giunta Regionale, in vista di un successivo Decreto attuativo.
«Tra i temi della discussione – spiega Giuseppe Giardina, presidente dell’ANFFAS Sicilia -, abbiamo rappresentato che si impone l’esigenza di una reale integrazione tra i bisogni assistenziali, sociali e sanitari, nella tutela della salute e della qualità di vita delle persone con disabilità. Un’integrazione che vada oltre il semplice accorpamento dei due Assessorati – Salute e Famiglia – e quindi dell’unitarietà della funzione dirigenziale e di quella amministrativa di un Assessorato unico. Per la nostra Associazione, infatti, integrazione è porre al “centro la persona”, con le sue aspettative, le esigenze e i bisogni, dal momento che solo attraverso una corretta presa in carico, esercitata nella sua unicità, unitarietà e globalità, ed espletata attraverso le Unità di Valutazione Multidimensionali e la definizione della progettazione individualizzata (articolo 14 della Legge Nazionale 328/00), si riuscirà a contrapporre all’attuale frammentarietà degli interventi e all’uso inefficiente delle risorse, azioni appropriate, con un’altrettanto appropriata allocazione delle risorse umane e economiche, di fronte all’ineludibile contrazione di queste ultime».
«Abbiamo inoltre fatto rilevare – continua il presidente dell’ANFFAS siciliana – che la nostra Regione è già dotata di un ottimo Piano Triennale a favore delle Persone con Disabilità, definito tramite un Decreto Presidenziale del gennaio 2006, provvedimento che, pur essendo pienamente efficace, resta disatteso nella prassi e nei contenuti. E ancora, abbiamo sollevato la delicata questione dei criteri di selezione dei soggetti legittimati a erogare i servizi per conto dell’Ente Pubblico, ovvero, in altre parole, “sistema di accreditamento vs. gare di appalto e gli altri istituti”, rilevando la necessità di una revisione della disciplina giuridica che impone anche per i servizi sociali e sanitari le regole dei “Contratti Pubblici”, come pure l’esigenza di strategie efficaci affinché, nel rispetto dei princìpi di sussidiarietà, si possa esercitare un effettivo potere sostitutivo nei confronti dell’ Ente/Organo che non ottemperi alle proprie funzioni in campo sociale e sanitario».
Disponibilità da parte della dirigente Bullara, infine – anche alla presenza di Rosario Asta, segretario particolare dell’assessore Bonafede – è stata data rispetto all’apertura di un tavolo tecnico con i componenti dell’ANFFAS Nazionale e di quella siciliana, per far sì, come sottolinea Giardina, «che si possano sviluppare percorsi integrati e sinergie indispensabili alla presa in carico della persona con disabilità e della sua famiglia». (S.B.)
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