Amarissimo, ovvero perché dovremmo “risvegliarci”?
Già parola dannunziana, oppure usata per designare un celebre digestivo, oggi – secondo Giorgio Genta – il termine “amarissimo” sarebbe ben adatto a indicare il “risveglio” delle persone con disabilità e delle loro famiglie, «dalle dolci illusioni di un progresso sociale che sappia soddisfare almeno alcuni diritti fondamentali di ogni cittadino e da molto altro»