Il Progetto Fit for Work è nato nel 2007 a cura di un’organizzazione non profit inglese (Work Foundation), patrocinata dall’EULAR (The European League Against Rheumatism), in occasione di uno studio avviato per indagare l’impatto dei disordini muscolo-scheletrici sulla vita lavorativa di migliaia di persone, l’adeguatezza del trattamento e del supporto ricevuto, l’effetto della loro condizione su famiglia e colleghi, oltre al costo umano ed economico connesso.
Ad oggi l’indagine ha coinvolto trenta Paesi europei, allo scopo di sensibilizzare – a livello continentale e nazionale – la comunità clinica, scientifica, economica e politica dell’importanza della prevenzione precoce nel trattamento dei disordini muscolo-scheletrici, e soprattutto della centralità del recupero e del mantenimento della capacità lavorativa, quale parametro imprescindibile nell’elaborazione di un percorso di cura ottimale.
Per quanto riguarda Fit for Work Italia, l’iniziativa è partita nel 2009 ed è tale gruppo ad avere organizzato, per giovedì 20 giugno a Roma (Sala Capranichetta, Piazza Montecitorio, 125, ore 10), il convegno denominato Fit for Work Italia: malattie reumatiche croniche invalidanti, tra salute e lavoro, patrocinato dalla SIR (Società Italiana di Reumatologia), dal CROI (Collegio Reumatologi Ospedalieri Italiani), dalla SIMLII (Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale), dall’ANMAR (Associazione Nazionale Malati Reumatici) e da Cittadinanzattiva.
«Tra le patologie croniche – spiegano i promotori dell’incontro – le malattie reumatiche [artrite reumatoide, spondilo artropatie, vasculiti, connettiviti ecc., N.d.R.] rappresentano una delle prime cause di inabilità temporanea e disabilità permanente e sono la più frequente causa di assenza dal lavoro». A tali problemi, quindi – sui quali, tra l’altro, abbiamo spesso dovuto denunciare le gravi carenze delle Istituzioni nel nostro Paese – sarà dedicato il convegno di Roma, concluso da una tavola rotonda sul tema L’assistenza al malato reumatico nella programmazione sanitaria nazionale e regionale, cui parteciperanno alcuni rappresentanti istituzionali.
Moderata da Tonino Aceti, responsabile del CnAMC (Coordinamento nazionale Associazioni Malati Cronici) di Cittadinanzattiva e aperta da Giovanni Minisola, past president della Società SIR e direttore della Divisione di Reumatologia dell’Ospedale di Alta Specializzazione San Camillo di Roma (Fit for Work Italia: malattie reumatiche croniche invalidanti, tra salute e lavoro. Alcune evidenze dal tavolo clinico. Work in progress), la giornata proseguirà poi con gli interventi di Maurizio Cutolo, presidente eletto dell’EULAR e direttore dei Laboratori di Ricerca dell’Unità Operativa e della Cattedra di Reumatologia (DIMI-IRCCS San Martino) dell’Università di Genova (Malattie reumatiche croniche invalidanti e workability. Italia – Europa a confronto); Gianfranco Ferraccioli, direttore dell’Istituto di Reumatologia e Scienze Affini dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma (L’impatto di artrite reumatoide, spondilite anchilosante e artrite psoriasica dai database italiani ed internazionali); Luigi Di Matteo, presidente del CROI e direttore dell’Unità Operativa Complessa di Reumatologia dell’Ospedale Civile di Pescara (La rete reumatologica italiana, una soluzione per accesso, diagnosi ed intervento precoce); Pietro Apostoli, presidente della SIMLII e direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina del Lavoro, Igiene, Tossicologia e Prevenzione Occupazionale dell’Azienda Ospedaliera degli Ospedali Civili di Brescia (Gli interventi nella valutazione del rischio e nella prevenzione nei luoghi di lavoro); Marco Matucci Cerinic, presidente della SIR e direttore della Divisione e della Cattedra di Reumatologia dell’Università di Firenze (I risultati di un’esperienza pilota). (S.B.)
Ringraziamo Maria Teresa Bressi di Cittadinanzattiva per la segnalazione.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: cnamc@cittadinanzattiva.it.