Creare un territorio accogliente per le persone con autismo e le loro famiglie. «E per territorio – spiega Enrico Maria Fantaguzzi, presidente dell’Associazione Rimini Autismo – intendiamo proprio tutto il territorio: i bagnini, gli alberghi, i parchi, tutti quei luoghi, insomma, in cui si svolge una vacanza».
Sta in questo la sostanza del Progetto Friendly Autismo Beach (letteralmente “spiaggia amichevole per l’autismo”), avviato dall’Associazione riminese, tramite un percorso di formazione fornito ai bagnini, ai gestori degli alberghi e – in collaborazione con l’Amministrazione Comunale – ai vigili urbani, oltreché ai conducenti di autobus. In tal senso tutte le figure aderenti al progetto sono ben riconoscibili, grazie ai distintivi e agli adesivi, specificamente creati per l’iniziativa.
«Con una piccola informazione – aggiunge Fantaguzzi – è possibile preparare una larga fetta di popolazione a non spaventarsi di fronte a comportamenti che nella migliore delle ipotesi vengono presi per “strani”. L’autismo, infatti, è conosciuto anche come “la disabilità invisibile” perché non si riconosce immediatamente e quindi chi ne soffre spesso viene considerato “maleducato”, creando problemi per sé e la propria famiglia. Un piccolo esempio tra gli altri possibili: le persone con autismo fanno molta fatica a fare le file, per cui una famiglia con un ragazzo autistico, appena trovato il bagnino “giusto”, fornito di distintivo, non avrà bisogno, come purtroppo accade in genere, di raccontare tutta la storia dell’autismo, di cos’è e di quali siano i problemi, perché il personale di quello stabilimento sarà già preparato. E allo stesso modo, naturalmente, anche il personale degli alberghi e i vigili urbani saranno capaci di gestire situazioni di questo tipo, oltre a poter fornire informazioni utili anche agli altri utenti».
«Per noi che combattiamo quotidianamente queste difficoltà – conclude il Presidente di Rimini Autismo – è una grande conquista poter permettere una vacanza in un luogo capace di avere a fare con i loro problemi, alle oltre cinquecentomila persone con autismo del nostro Paese».
Va ricordato infine che il progetto – certamente una delle prime iniziative del genere e non solo in Italia – è nato sulla scia di un’esperienza avviata nel 2012, con il parco tematico Italia in Miniatura, i cui operatori erano stati appunti formati per interagire con bambini e ragazzi autistici. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@riminiautismo.it.