Ha ottenuto il patrocinio della Provincia e della Città di Torino, la bella iniziativa Torino Paratour – che avevamo già ampiamente presentato qualche tempo fa – itinerario certamente unico nel suo genere, ideato per far conoscere le bellezze del capoluogo subalpino alle persone non vedenti e a quelle in carrozzina. Curata dal CAUS (Centro Arti Umoristiche e Satiriche), l’idea, lo ricordiamo, è partita da Raffaele Palma, pubblicitario e umorista di Torino, che nel corso degli anni ha già proposto a turisti e concittadini appassionati di architettura oltre venti tour tematici, assolutamente singolari e intriganti, scaricabili gratuitamente da internet.
Nei giorni scorsi, dunque, si è avuta la presentazione del tour denominato Il grottesco nell’architettura torinese, che ha richiamato numerose persone con disabilità e i loro assistenti, tra i quali anche Enzo Tomatis, presidente dell’UICI Provinciale (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e Gino Bevilacqua, segretario dell’Associazione Consequor per la Vita Indipendente. Proprio al fondatore di quest’ultima, tra l’altro, l’indimenticato Gianni Pellis, vero “pioniere” italiano della Vita Indipendente delle persone con disabilità e delle tecnologie utili a raggiungerla, sono state dedicate queste iniziative di accessibilità.
«“Protagonisti” di questo itinerario – spiega Raffaele Palma – sono elementi artistici, architettonici, figure mitologiche e allegoriche, che spesso sfuggono all’occhio distratto, ma che divengono oggetto d’interesse per il tatto allenato delle persone cieche. È anche importante rilevare che gli elementi esaminati, per la maggior parte l’uno in prossimità dell’altro e ad altezza “di ragazzo”, si trovano in luoghi accessibili anche per le persone in carrozzina o con le stampelle».
Fra i tre itinerari compresi in Torino Paratour (due sul grottesco e uno sul liberty), il gruppo delle persone con disabilità ha scelto quello del grottesco allegorico, che si sviluppa esternamente alle arcate del centro storico, su marciapiedi privi di barriere architettoniche.
«Non è la prima volta – ha sottolineato Enzo Tomatis– che qualcuno propone percorsi tattili per non vedenti. Finora, però, questi itinerari sono stati quasi sempre realizzati in luoghi difficili da raggiungere, quindi sostanzialmente impraticabili, soprattutto per i ciechi non accompagnati. Invece la proposta di Torino Paratour è senz’altro più accessibile, perché si snoda in pieno centro città. Inoltre ha il vantaggio di portare all’attenzione dei non vedenti elementi interessanti della nostra cultura e della nostra storia».
Lusinghiero anche il parere espresso da Gino Bevilacqua, che ha dichiarato: «La difficoltà, per noi disabili motori, e anche per chi utilizza esclusivamente le stampelle, è sempre quella di poterci avvalere di percorsi senza barriere architettoniche. In questo senso, il tour proposto da Palma è interessante perché studiato in base alle nostre specifiche necessità e il maggior pregio di esso è quello di esser compreso in un’area urbana ristretta, culturalmente interessante e priva di rischi».
Bevilacqua ha anche colto l’occasione per lanciare una proposta innovativa per la città di Torino: «Sarebbe interessante, a livello turistico, che il Comune di Torino ideasse un nuovo servizio di mobilità, riservato ai disabili, residenti o turisti, disponendo aree dedicate, dove trovare microveicoli elettrici individuali, da utilizzare con una card personale, evitando in tal modo le lungaggini burocratiche relative ai permessi d’accesso nel centro storico».
Da segnalare infine anche l’avvio del nuovo sito Torino Itinera, dedicato ai numerosi tour proposti dal CAUS, dove si possono trovare informazioni, immagini, appuntamenti e date, per vivere nuove esperienze legate ai decori architettonici del capoluogo piemontese. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@caus.it.