Sindrome di Down e riabilitazione: nuove prospettive

Nonostante l’indubbio miglioramento della qualità di vita, derivante da una maggiore inclusione sociale e dalle iniziative delle associazione di famiglie, la sindrome di Down resta una condizione di disabilità che merita una presa in carico precoce, globale e duratura. Su questo si lavora da tempo alla Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa), dove in tal senso è stato presentato uno studio dalle prospettive innovative

Giovane donna insieme a una giovane con sindrome di DownUn ambiente ricco di stimoli facilita il benessere e l’attivazione di neuromediatori e di fattori di crescita nel sistema nervoso, sia nel bambino piccolo, che nell’adulto: sono queste le recenti evidenze scientifiche presentate durante il workshop denominato Nuove prospettive per la riabilitazione della disabilità intellettiva: uno studio sulla sindrome di Down, in svolgimento all’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa), appuntamento dedicato in particolare ad alcune prospettive innovative per il trattamento e il miglioramento della qualità di vita delle persone con sindrome di Down di tutte le età, con l’illustrazione dei significativi risultati ottenuti da un progetto di ricerca, promosso dalla Regione Toscana, in cui è stato realizzato e sperimentato un nuovo training psicofisico per persone adulte.
«Con l’arricchimento psicofisico – spiegano i promotori dell’iniziativa – abbiamo osservato, nei soggetti adulti, una riduzione statisticamente significativa dei sintomi psichiatrici, un miglioramento della memoria e una migliore integrazione visuo-motoria. Nei bambini, invece, abbiamo assistito a una maturazione precoce delle funzioni visive e dello sviluppo psicomotorio».
Sempre durante l’incontro di Calambrone, poi, è stata prevista la presentazione di un prototipo di software per la teleriabilitazione cognitiva.

«La sindrome di Down – spiega Stefania Bargagna, neuropsichiatra esperta in ritardo mentale, nei suoi aspetti diagnostici e riabilitativi – è una delle più comuni cause di disabilità intellettiva e nonostante l’indubbio miglioramento della qualità di vita, derivante da una maggiore integrazione sociale e dalle iniziative delle associazione di famiglie, essa resta una condizione di disabilità che merita una presa in carico precoce, globale e duratura. In altre parole, i bambini con sindrome di Down possono avere uno sviluppo molto simile a quello dei loro coetanei con sviluppo tipico, e i giovani possono aspirare ad una qualità di vita sempre più autonoma. E tuttavia, sono presenti alcuni rischi, quali l’eccesso di stimolazioni riabilitative in età evolutiva o la precoce perdita delle competenze acquisite con la conclusione dell’iter scolastico e la concomitante assenza di percorsi riabilitativi o di mantenimento nell’età adulta».

È da molto tempo che l’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone si occupa di razionalizzare i percorsi educativi riabilitativi e di inserimento sociale delle persone con disabilità. Sin dai primi anni Novanta, infatti, la struttura collabora con i pediatri e con le associazioni dei genitori dell’Area Vasta Nord-Ovest e della Regione Toscana, con molte proiezioni nazionali e internazionali per il miglioramento della presa in carico. (Roberta Rezoalli)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: r.rezoalli@gmail.com.

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