Bene ridurre l’iter sui farmaci, ma va fatto molto di più

È positivo, il giudizio di Cittadinanzattiva, su quell’emendamento voluto dal Governo, volto a ridurre entro i cento giorni la durata dell’iter di autorizzazione e rimborsabilità a carico del Servizio Sanitario Nazionale dei farmaci orfani e di altri medicinali di eccezionale rilevanza terapeutica e sociale. E tuttavia resta ancora molto da fare e in particolare restano da superare gli ostacoli burocratici a livello regionale
Toino Aceti
Toino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i Diritti del Malato e responsabile del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAMC) di Cittadinanzattiva

«Apprezziamo l’impegno del Governo nel ridurre entro i cento giorni la durata dell’iter di autorizzazione e rimborsabilità a carico del Servizio Sanitario Nazionale dei farmaci orfani e di altri medicinali di eccezionale rilevanza terapeutica e sociale, ma l’emendamento è solo un primo passo, bisogna fare molto di più»: lo dichiara in una nota Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i Diritti del Malato e responsabile del CnAMC (Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici) di Cittadinanzattiva.

«In particolare – dichiara ancora Aceti – chiediamo al Governo che all’interno dell’emendamento vi sia la previsione di un momento di confronto e coinvolgimento con le associazioni di cittadini e di pazienti, nella fase di costruzione della Delibera AIFA [Agenzia Italiana del Farmaco, N.d.R.] in cui verranno individuati i molteplici farmaci di eccezionale rilevanza terapeutica e sociale: questo perché non vorremmo ritrovarci con una lista troppo “corta”. Ricordiamo inoltre al Ministro che la riduzione di tali tempi è un primo importante passaggio, che non risolve tuttavia i problemi di accesso al farmaco da parte dei cittadini/pazienti, poiché, esaurito quel passaggio, viene riproposta la stessa attività burocratica in ogni Regione, attraverso una nuova valutazione per l’inserimento nei Prontuari Regionali, con due risultati negativi: ritardo nell’accesso alle terapie da parte dei pazienti e risorse pubbliche “bruciate” da una burocrazia inutile».

L’istanza avanzata da Cittadinanzattiva al Ministro della Salute e all’AIFA, è quindi sostanzialmente quella di «attivare subito il tavolo permanente di monitoraggio dei Prontuari Terapeutici Ospedalieri, previsto all’articolo 10, comma 6 del cosiddetto “Decreto Balduzzi”, che ha proprio il compito di gestire e fornire linee guida per l’armonizzazione e l’aggiornamento degli stessi Prontuari Regionali e al quale partecipano rappresentanti dell’AIFA, delle Regioni, del Ministero della Salute e, soprattutto, delle associazioni di cittadini e di pazienti». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@cittadinanzattiva.it.

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