Sollievo alle persone con autismo e alle loro famiglie

Da una parte far provare esperienze gratificanti a persone nate con l’autismo e che con esso dovranno fare i conti per tutta la vita, dall’altra dare la possibilità alle famiglie che curano - e che nel caso di adulti con autismo lo fanno totalmente - di avere una settimana libera dall’assistenza. E' questo il duplice scopo delle “Settimane Vacanza” della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone, la prossima delle quali partirà il 29 luglio

Famiglia con un bimbo autisticoPartirà dal 29 luglio la terza Settimana Vacanza per persone con autismo, organizzata dalla Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone [sull’avvio in giugno dell’intera esperienza, si legga già nel nostro giornale, N.d.R.].
L’iniziativa, che vedrà coinvolti altri otto utenti (in questo caso giovani adulti), rispetto alle due precedenti, organizzate con gruppi diversi, sarà ospitata dall’Agriturismo La Chiocciola nei pressi di Sacile (Pordenone), ma anche questa volta si baserà sul criterio di riunire piccoli gruppi omogenei di persone che stiano bene insieme e che, con l’aiuto degli educatori, possano vivere un’esperienza diversa dal solito, pur mantenendo le proprie routine. «Chi non conosce l’autismo – viene spiegato infatti dalla Fondazione organizzatrice – non sa quali difficoltà si incontrino a modificare le “rassicuranti” abitudini che queste persone hanno e che le aiutano a vivere in un mondo, il nostro, per loro abbastanza incomprensibile».
Anche la Settimana alla Chiocciola, infine – pianificata giorno per giorno e comunicata con largo anticipo ai partecipanti, onde evitare il più possibile ogni tipo di imprevisto -, si articolerà su varie attività, con gite, escursioni, sport e altro.

«Hanno un duplice scopo – sottolineano ancora i promotori – le nostre Settimane Vacanza, che continueranno con i Punti gioco per i più piccoli, a partire dall’ultima settimana di agosto e fino all’ inizio della scuola. Da una parte, cioè, far provare esperienze gratificanti a persone che dalla vita hanno avuto veramente poco, nate con l’autismo e che con esso dovranno faranno i conti sino alla fine dei loro giorni. Dall’altra, dare la possibilità alla famiglia che cura, ovvero che gestisce interamente il congiunto con autismo, di avere una settimana di riposo e libera dall’assistenza. Quest’ultimo aspetto lo riteniamo fondamentale, perché recenti dati statistici elaborati dal Censis dicono che in Italia, soprattutto nella fascia adulta, sono le famiglie che si prendono cura totalmente dei familiari con autismo adulti, perché non esistono servizi preposti e adeguati. Un dato, questo, ancor più impressionante, se si analizza il fatto che l’incidenza delle persone con autismo (un caso ogni 170 nati) è molto elevata, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Assemblea delle Nazioni Unite invitano costantemente gli Stati a prendere provvedimenti per garantire livelli minimi  di assistenza a queste persone e alle loro famiglie».

In tal senso, la Fondazione Bambini e Autismo si dedica da anni a queste attività volte ad “aiutare la famiglia che cura”, e organizzate in collaborazione con l’Azienda per i Servizi Sanitari (ASS) n. 6, con la Provincia di Pordenone e con alcuni sponsor privati – in questo caso specifico l’Associazione Unicredit FVG per la Solidarietà – consapevole del ruolo insostituibile della famiglia nella pratica terapeutica, ma anche di quanto logorante sia questo difficile compito. «In un mondo come quello attuale – concludono i rappresentanti della Fondazione – dove molte persone anche nella nostra Regione [il Friuli Venezia Giulia, N.d.R.], con proclami più o meno urlati ed enfatizzati, confondono il dire di fare con il fare concretamente alla fine dell’estate avremo coinvolto e dato sollievo a venti-venticinque persone e ad altrettante famiglie. Non è poco!». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: relazioniesterne@bambinieautismo.org.

Share the Post: