Due concerti a ingresso gratuito, con i Linea 77 insieme ai Granny Flat (venerdì) e Brusco & Roots in the sky band insieme a Tuffy Fellaz (sabato), animeranno il 23 e il 24 agosto le serate al Campo Sportivo Enrico Fermi di Mondolfo (Pesaro-Urbino), per l’ottava edizione di Fragile Rock, la coinvolgente maratona di musica e solidarietà organizzata in collaborazione con l’ASITOI (Associazione Italiana Osteogenesi Imperfetta) e con il patrocinio del locale Assessorato Comunale alle Politiche Giovanili, evento tutto dedicato alla ricerca sull’osteogenesi imperfetta, rara patologia genetica che causa fragilità e deformità scheletriche, determinando sin dalla prima infanzia fratture e complessi problemi motori per chi ne è affetto.
L’ormai tradizionale iniziativa nacque da una ragazza di Mondolfo, Lucia Sora, che volle dedicarsi a raccogliere fondi per aiutare gli specialisti impegnati a combattere questa patologia, subito sostenuta dai suoi tanti amici a Mondolfo: e così, anno dopo anno, Fragile Rock ha trasformato un piccolo grande sogno in un immancabile appuntamento di festa per la città marchigiana, una bella occasione per ascoltare musica, ma anche per stare insieme, tra stand e gadget esclusivi dedicati alle due serate che, grazie alla generosità del pubblico, contribuiranno al sostegno e al finanziamento di un importante studio sulle rarissime forme recessive di osteogenesi imperfetta, le uniche che per ora sembrano rispondere in modo positivo a terapie geniche che gli studiosi stanno perfezionando. Un primo passo, quindi, verso l’elaborazione di una terapia definitiva che, si spera, potrà aiutare a curare, in futuro, ogni forma di questa malattia.
Da segnalare che nelle scorse edizioni Fragile Rock ha contribuito tra l’altro a finanziare uno studio, tuttora in corso, finalizzato a creare gli strumenti per assistere i pazienti di alcuni centri medici, dal punto di vista degli aspetti psicologici, in modo tale da sostenere le persone affette da osteogenesi imperfetta a spingersi al di là delle difficoltà puramente fisiche. E lo stesso messaggio dell’evento di Mondolfo, non va dimenticato, va anch’esso oltre alla raccolta fondi, raccontando in musica la grinta, il coraggio e la gioia con cui le persone affette da questa patologia possono e vogliono affrontare ogni giorno la vita. (M.P. e S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Marco Penna (marco.penna78@gmail.com).