È tornato a scrivere al ministro della Salute Beatrice Lorenzin – dopo altri messaggi di tono analogo, rimasti senza risposta – il Comitato Stop OPG, l’organismo voluto da numerose organizzazioni del Terzo Settore, oltreché sindacali, impegnate per l’abolizione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, denunciando una volta ancora «l’altissimo rischio che il processo di superamento degli OPG esca dai binari della Legge 180/78 [“Legge Basaglia”, N.d.R.]».
«Con i programmi presentati dalle Regioni – si legge infatti nella lettera inviata al Ministro – ora al vaglio del Ministero per ottenere i finanziamenti, si prevede l’apertura, in tutta Italia, di decine di strutture speciali (i cosiddetti REMSi, come da Legge 9/12), per circa mille posti letto, pari cioè all’attuale numero degli attuali internati. Stiamo dunque assistendo alla regionalizzazione degli OPG e non al loro superamento».
«Perciò insistiamo – proseguono i rappresentanti del Comitato Stop OPG – per fare in modo che i programmi regionali siano finalizzati a “percorsi terapeutico-riabilitativi, […], che assicurino il diritto alle cure e al reinserimento sociale, nonché a favorire l’esecuzione di misure di sicurezza alternative al ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario o all’assegnazione a casa di cura e custodia”, come recita l’articolo 3 ter comma 6 della Legge n. 9/2012, dopo l’approvazione della recente Legge 57/13».
Piena disponibilità a collaborare, infine, viene ribadita dal Comitato, «per evitare questo deragliamento, e riprendere il faticoso cammino per affermare il diritto alla tutela della salute mentale». (S.B.)
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