Caro Berlusconi, perché non trascorrere un anno con noi?

«Le assicuro – scrive Franco Bomprezzi nella sua lettera aperta rivolta a Silvio Berlusconi – che la mia proposta di trascorrere un anno di affidamento ai servizi sociali con le associazioni di persone con disabilità e le loro famiglie è priva di qualsiasi intento ironico. Penso solo che questo potrebbe farle scoprire un mondo di persone impegnate ogni giorno a far quadrare il bilancio familiare e a garantire la qualità della vita, la libertà, l’indipendenza e la felicità dei propri cari»

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Un corso di alta formazione in sottotitolazione

È quello che partirà in ottobre, a cura dell’Istituto Statale dei Sordi di Roma, in collaborazione con l’Associazione CulturAbile e con alcune aziende del settore, con l’obiettivo di trasferire le competenze e le conoscenze necessarie per lavorare nel campo della sottotitolazione per persone sorde, tramite un vero e proprio lavoro di applicazione e sperimentazione, che coinvolgerà direttamente le stesse persone sorde

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Milano e Lombardia: incertezza sull’assistenza a scuola

Dopo le inquietanti notizie provenienti dalla Sicilia, di cui abbiamo riferito in questi giorni, nemmeno in Lombardia sembra proprio tranquilla la situazione, all’avvio del nuovo anno scolastico, per quanto concerne il diritto all’assistenza e al trasporto degli studenti con disabilità. A denunciarlo sono sia LEDHA Milano (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) che il Coordinamento Down Lombardia

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Strategie pittoriche per superare la disabilità

Sono quelle adottate ad esempio da Vincenzo Gualtieri e da Vittorio Menditto, così come da altri appartenenti al laboratorio di pittura dell’Ospedale Montecatone di Imola (Bologna) – pazienti ed ex pazienti di tale struttura – che le spiegheranno il 14 e il 15 settembre a Dozza (Bologna), durante la ventiquattresima edizione della “Biennale del Muro Dipinto”

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Con l’IVA al 10%, meno servizi di cura e assistenza

L’allarme, nello specifico, viene lanciato da Legacoop Veneto, ma rispecchia quanto rischia di succedere in tutto il Paese: se verrà confermato l’aumento dell’IVA dal 4 al 10% sui servizi sociosanitari ed educativi, colpendo la Cooperazione Sociale, ne pagheranno il costo in primo luogo proprio le fasce più deboli dei cittadini. Si tratta di una questione che vede da tempo impegnato anche il Forum Nazionale del Terzo Settore

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Dare visibilità ai gravi problemi dei disabili in Sicilia

Di fronte alle mancate risposte delle Istituzioni Regionali e Provinciali, più volte invitate a un confronto, per affrontare insieme i reali bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, l’ANFFAS Sicilia convoca per il 16 settembre a Modica (Ragusa) una conferenza stampa, durante la quale si parlerà soprattutto di problemi dell’assistenza e della scuola

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Lo sport per migliorare la qualità della vita

Un’occasione per ripensare allo sport dedicato alle persone con lesione al midollo spinale e spina bifida, inteso sia come strumento terapeutico, sia come semplice attività fisica e ludica, grazie alla quale potenziare le capacità residue e migliorare l’equilibrio psicofisico generale per una migliore qualità della vita. Sarà questo, il 14 settembre a Milano, la seconda “Festa dello Sport”, presso l’Unità Spinale dell’Ospedale Niguarda

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Centri di Salute Mentale: non “vigilantes”, ma risorse

«La decisione presa a Bari, dopo il tragico assassinio della psichiatra Paola Labriola, di assumere dei “vigilantes” per la sorveglianza del Centro di Salute Mentale, mentre si negano le risorse per l’adeguamento ai bisogni delle piante organiche dei servizi, è un atto che denuncia incapacità a intervenire efficacemente e non conoscenza dei problemi». Lo dichiara il Presidente dell’UNASAM (Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale)

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Quell’empatia che nasce da un tocco

«Ma se dall’altra parte di una persona con disabilità che deve iniziare una nuova vita – scrive Simone Fanti – vi fosse una persona, un fisioterapista che ha fatto un percorso simile?». La storia di Mirella Gavioli, una dei 660 fisioterapisti non vedenti che operano oggi in Italia nelle strutture pubbliche, la quale «percepisce con il tatto – come lei stessa racconta – ciò che gli altri colgono con uno sguardo»

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Burocrazia “meccanica” e vuoti legislativi

Proponiamo oggi due casi quanto mai sintomatici, segnalatici da altrettante Lettrici, di quanto la vita quotidiana delle persone con disabilità e dei loro familiari possa essere resa difficile, o letteralmente “schiacciata”, dalle fredde e noncuranti risposte provenienti dall’apparato burocratico o anche da veri e propri “vuoti legislativi”, ai quali è assai complicato trovare risposte positive

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