40.000 euro in un anno sono tanti o sono pochi? Dipende, ovviamente. Sono i soldi racimolati dal taglio del 20% delle indennità di carica che spettano a Sindaco, Vicesindaco e Assessori del Comune di Nuoro. In una Delibera di qualche giorno fa, infatti, la Giunta della città sarda ha deciso di autotassarsi per destinare quei fondi alle persone con fragilità e in particolare all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Torniamo quindi a domandarci: sono tanti o sono pochi? Se si considera il costo medio degli interventi, questo denaro è una goccia nel mare. Certo, ma… c’è, è concreto e utilizzabile subito.
I tagli di questi anni – lineari e quindi incapaci di distinguere i servizi vitali da quelli più superflui – hanno portato a vere e proprie collette, per evitare che servizi essenziali spariscano nel nulla. In tal senso, tornano alla mente le raccolte di denaro tra i genitori, per fornire i bagni di alcune scuole di carta igienica o di fogli per le fotocopie e molte altre situazioni in cui mancano i fondi.
I tagli lineari, certo, sono figli degli sprechi precedenti, ma sono anche il prodotto dello scollamento tra chi guida il Paese e chi lo vive quotidianamente. Ed è per questo che quel denaro – cifra “modesta” come la definisce il sindaco di Nuoro Alessandro Bianchi, che nella vita fa il medico oncoematologo – rappresenta qualcosa di più. È un simbolo. È una risposta. È il segno tangibile della consapevolezza di chi opera a diretto contatto con il territorio, di quali siano le esigenze e i bisogni della popolazione.
«La riduzione delle nostre indennità – spiega lo stesso Bianchi – vuole essere una forma di protesta contro i tagli agli Enti Locali. Se infatti lo Stato continuerà a tagliare i cordoni della borsa alle municipalità, non potremo più assicurare servizi alla collettività. Ad esempio, quante scuole sono aperte sotto la responsabilità dei Sindaci, benché non a norma perché mancano i fondi per l’ordinaria manutenzione?».
Allora perché le barriere architettoniche? Per l’impegno preso tre anni fa** nell’adottare la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. «Pertanto – aggiunge il Sindaco di Nuoro – il Comune si è impegnato alla rimozione di barriere materiali e immateriali che ostacolano la vita delle persone con disabilità. Una decisione che non può rimanere solo sulla carta».
**Il 2 marzo 2010 – come avevamo ampiamente riferito nel nostro giornale – il Comune di Nuoro era stato il primo in Sardegna e uno dei primi capoluoghi di Provincia d’Italia – ad adottare la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.