«La disabilità non è mai stata una priorità della politica, eppure il nostro Paese ha vissuto alcune fasi storiche nelle quali l’attenzione e la presa in carico della disabilità stessa ha rappresentato un indirizzo nelle politiche sociali di tutto l’Occidente. Oggi, al centro di una situazione di sostanziale paralisi del sistema dei partiti, che appaiono sempre più inadeguati ai bisogni dei cittadini, ci sembra opportuno e indifferibile “costringere” la politica a occuparsi della disabilità».
Lo si legge in una nota diffusa dalla sempre combattiva associazione napoletana Tutti a Scuola i cui componenti saranno martedì 17 settembre in Piazza Montecitorio a Roma (ore 10.30), per un’iniziativa di protesta centrata proprio su quanto inizialmente dichiarato.
In particolare, nel comunicato di Tutti a Scuola, vengono elencate una serie di precise richieste al Governo, a partire da «una scuola che ritorni ad essere quella dell’inclusione e della qualità e non quella dei tagli e dei ricorsi alla Magistratura, impegnando fondi per la formazione degli insegnanti e definendo classi con un alunno disabile al massimo, come previsto dalle leggi vigenti; che venga affrontato con chiarezza il nodo dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), per ribadire il principio costituzionale che la disabilità non è un reddito da tassare, ma una condizione da tutelare; che vengano immediatamente destinate risorse per ripristinare il Fondo per la Non Autosufficienza, con almeno 4 miliardi di euro per il 2014; che si affermi un principio di equità, costituendo un fondo straordinario per le politiche sociali dedicato alle persone con disabilità nei territori del Paese più svantaggiati, con una dotazione di almeno 2 miliardi di euro; che venga messa in calendario dall’Esecutivo, e portata a termine, la definizione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e dei LIVEAS (Livelli Essenziali di Assistenza Sociale), senza i quali le politiche sulla disabilità rimangono prive di programmazione ed esposte alle ruberie e agli sprechi; che venga affiancata, sottoponendola a rigorosi controlli, la spesa degli Enti Locali, ricostituendo nel prossimo anno, con almeno 5 miliardi di euro, il Fondo Nazionale delle Politiche Sociali e restituendo ai singoli territori la possibilità di erogare i servizi essenziali alle persone con disabilità (trasporti, assistenza ecc.); che venga infine costituita, in rete con l’INPS, le ASL e il Ministero dell’Istruzione, un’anagrafe della disabilità, prerequisito indispensabile ad ogni programma di intervento».
«Il Governo – concludono i rappresentanti di Tutti a Scuola – deve dimostrare di essere una compagine credibile nelle scelte concrete e non nelle vuote affermazioni di principio, definendo le risorse necessarie, da noi stimate in 11 miliardi di euro e decidendo le fonti di finanziamento nella prossima Legge di Stabilità». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@tuttiascuola.org.
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