Oltre i normali limiti di età
«Condivido – scrive Giorgio Genta – l’idea che la scuola primaria e secondaria per gli studenti con disabilità non debba essere un comodo (per le altre Istituzioni) “parcheggio”, in carenza di altre opportunità di integrazione e inclusione e condivido il pensiero che la scuola ideale sia quella “tra i pari età”. Con le debite eccezioni, però, prima fra tutte la causa di vera forza maggiore, traducibile in “non è stato proprio possibile fare diversamente”»