Organizzazione costituita nel 2010 dall’Associazione Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze, che oltre a curare un portale internet destinato all’aggiornamento continuo di tutti i professionisti sanitari, promuove iniziative di formazione, editoria e ricerca, raccogliendo le sfide della sanità italiana, la Fondazione GIMBE di Bologna rilancia la propria battaglia per arrivare a una pubblicazione completa e trasparente di tutte le ricerche scientifiche e cliniche.
Dopo essersi infatti espressa su toni analoghi nel maggio scorso, in occasione della Giornata Internazionale dei Trial Clinici, in questi giorni GIMBE ha diffuso una nota nella quale si legge tra l’altro che «oggi i legittimi proprietari dei dati (ricercatori o industrie farmaceutiche) possono decidere, a loro discrezione e per finalità poco nobili, di non pubblicare i risultati delle sperimentazioni cliniche. Questa forma di manipolazione dei dati della ricerca – nota internazionalmente come Bias di pubblicazione – implica disastrose conseguenze cliniche, economiche ed etiche: infatti, altera il profilo di efficacia-sicurezza dei trattamenti, aumenta i rischi per i pazienti, consuma preziose risorse, infrange il patto sottoscritto nel consenso informato e tradisce la fiducia dei partecipanti, convinti di contribuire al progresso della medicina».
L’appello lanciato quindi da GIMBE a tutta la comunità scientifica è quello di «impegnarsi seriamente a introdurre le adeguate innovazioni, per garantire l’accesso a tutte le informazioni sugli studi condotti, e in particolare sulle sperimentazioni cliniche che hanno un ruolo fondamentale per valutare l’efficacia degli interventi sanitari».
In tal senso, la Fondazione, oltre a ribadire il proprio sostegno alla Petizione AllTrials – che invita a pubblicare tutti i risultati delle sperimentazioni cliniche, con il supporto di numerose organizzazioni internazionali – intende dare visibilità anche alla “Dichiarazione di trasparenza” pubblicata dal «British Medical Journal», proponendone nel proprio sito la versione italiana integrale.
Si tratta di un documento secondo il quale «l’autore principale di uno studio dovrebbe firmare una dichiarazione di trasparenza, quale elemento integrante della sottomissione dell’articolo alla rivista, dichiarando che: a) il manoscritto è un resoconto onesto, accurato e trasparente dello studio a cui si riferisce; b) non è stato omesso alcun aspetto rilevante dello studio; c) ogni eventuale discrepanza rispetto allo studio pianificato (ed eventualmente registrato) è stata spiegata». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficio.stampa@gimbe.org.
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