Un’attiva solidarietà per le famiglie con Alzheimer

Un incontro-dibattito rivolto all’approfondimento delle problematiche e delle esperienze in atto e uno spettacolo teatrale con l’attore-regista Roberto Puliero e la cantante lirica Cecilia Gasdia comporranno l’evento promosso per il 21 settembre a Verona dalle Associazioni scaligere che operano da anni sul fronte della malattia di Alzheimer, in occasione della XX Giornata Mondiale dedicata a una patologia tanto drammatica quanto crescente

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Imparare di più da “vecchie signore” come Aosta

Da Roma, la città dove vive, di cui aveva parlato con grande amore, ma al tempo stesso con l’amarezza di chi deve affrontare ogni giorni tanti problemi, si “trasferisce” ad Aosta, Rosa Mauro, donna diventata gravemente ipovedente in età già adulta, insieme al figlio, persona con disabilità intellettiva. Ed è un viaggio assai piacevole, in una città che assomiglia a una “vecchia signora”, con la sua armonica bellezza, fatta di cura e di attenzione

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Come far soldi sulle spalle delle persone con disabilità

C’è già una petizione on line, per chiedere alla ditta produttrice di togliere dal mercato quella maglietta con la scritta “Pensavo avesse meno abitanti la MONGOLIA!”. «Possibile – si chiede Franco Bomprezzi – che a nessuno sia passato per la testa che una t-shirt cosiffatta avrebbe inevitabilmente offeso soprattutto i genitori, che si battono ogni giorno, tra mille fatiche, per uscire dal luogo comune, dall’emarginazione, dallo scherno, dalla derisione?»

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I servizi in Sicilia: una gestione orientata al disastro

Lo ha dichiarato il presidente dell’ANFFAS Regionale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), nel corso di una conferenza stampa convocata a Modica (Ragusa), per dare visibilità alle tante problematiche del tutto irrisolte che rendono sempre più difficile la vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie nell’Isola

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L’accessibilità dei servizi di ginecologia e ostetricia

Se molte donne con disabilità non riescono ad accedere a servizi sanitari, come quelli di ginecologia e ostetricia, questo non dipende dalla loro disabilità, ma dal fatto che spesso quei servizi sono progettati, realizzati, organizzati e gestiti male, assumendo come unico standard di riferimento il/la “paziente sano/a”. Ben lo dimostra un’interessante indagine curata dal Gruppo Donne UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)

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Lo sport, i giochi e l’inclusione in Val d’Enza

Una bella iniziativa all’insegna dello sport, dei giochi accessibili e divertenti, aperti a persone con disabilità e non, oltreché del teatro, della musica e del dibattito, è quella in programma per il pomeriggio del 21 settembre, al Parco San Rocco di Sant’Ilario d’Enza (Reggio Emilia), a cura della locale Associazione GIS (Genitori per l’Inclusione Sociale), nata per la difesa dei diritti di alunni e studenti con disabilità

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Abruzzo: bene la manifestazione, ma “attenti ai Pinocchi”!

La cautela, infatti, è d’obbligo, alla luce delle negative esperienze di questi anni, con tante promesse mai mantenute. Ma è indubbio il successo ottenuto con il documento del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, che impegna il Presidente e la Giunta della Regione ad accogliere sostanzialmente le varie richieste delle persone con disabilità coordinate dall’Associazione Carrozzine Determinate e pronte a forme di protesta estrema

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Confrontarsi con la diversità tramite lo sport

Oltre infatti ad essere una giornata dedicata allo “sport open”, con il coinvolgimento di persone con disabilità e non, la manifestazione del 21 settembre “Handy Sport – Giochi senza barriere” di Montecarlo (Lucca) darà anche il via a un progetto voluto per favorire sempre più l’interazione tra Scuola e Terzo Settore, allo scopo di imparare a confrontarsi, tramite lo sport, con la diversità, e in particolare con la disabilità

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Verso la comprensione di numerose patologie neuronali

Sembra esservi un’unica proteina alla base di varie forme di disabilità intellettiva, dalla sindrome su base genetica del cromosoma X fragile fino a malattie neurodegenerative e dello sviluppo, tra cui l’Alzheimer, l’autismo, l’epilessia e la schizofrenia. Lo dimostra uno studio finanziato da Telethon e coordinato dalla ricercatrice Claudia Bagni, con il cui gruppo di lavoro hanno collaborato diversi istituti internazionali di ricerca

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