«È una gestione orientata al disastro, quella relativa ai servizi per le persone con disabilità. Non vogliamo essere costretti a portare i problemi della disabilità in piazza, sarebbe indecente, ma è necessario che i diritti fondamentali, compreso quello allo studio, vengano garantiti e per questo chiediamo un incontro urgente con il presidente Crocetta».
È stato questo l’appello lanciato da Giuseppe Giardina, presidente dell’ANFFAS Sicilia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), durante la conferenza stampa convocata dall’Associazione a Modica (Ragusa), della quale avevamo dato ampia notizia nei giorni scorsi, anche su queste pagine.
L’iniziativa – cui hanno partecipato anche Giovanni Provvidenza, presidente dell’ANFFAS di Modica, lo psicologo Sebastiano Granieri e Salvatore Rustico del Tribunale per i Diritti del Malato-Cittadinanzattiva – è servita per delineare i contorni della grave situazione con cui sono costrette a confrontarsi, ogni giorno, centinaia di famiglie con ragazzi con disabilità, dall’assenza delle Linee Guida regionali per l’attuazione in Sicilia della Legge 328/00 [“Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, N.d.R.], al funzionamento regolare dell’organo deputato alla valutazione delle persone con disabilità, per predisporre il progetto individuale ai sensi della stessa Legge 328/00 (articolo 14), fino al commissariamento di tutte le Province della Regione, con i conseguenti problemi legati al trasporto degli studenti con disabilità da e verso gli istituti superiori di secondo grado, oltreché al servizio di assistenza all’autonomia e comunicazione.
«La situazione – ha dichiarato Giardina – appare gravissima. Risultano infatti bloccate le risorse economiche destinate alle ultime annualità 2010-2012, relative ai Piani di Zona, mentre sono ancora da destinare quelle riguardanti la triennalità 2013-2015. Molte Cooperative si sono fermate e non danno servizi e la Legge 328/00 per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, che rappresenta l’orientamento istituzionale da cui si attivano le strategie di politica sociale fondate sui diritti di cittadinanza delle persone e delle famiglie, da oltre tredici anni è solo sulla carta e, di fatto, le famiglie non hanno strumenti e spesso sono costrette a fronteggiare “in solitaria” gravi difficoltà».
«Abbiamo anche lanciato una provocazione on line – ha aggiunto Giovanni Provvidenza – pubblicando una foto che rappresenta un barcone di studenti disabili, per dare il senso del livello di disperazione, simile a quello degli immigrati».
«Sui servizi che dovrebbero essere garantiti alle persone con disabilità – è stata la testimonianza di una delle madri presenti alla conferenza stampa – sono stati fatti, negli ultimi anni, enormi “passi indietro” e a causa della mancanza di continuità, si creano disagi e disservizi che si ripercuotono gravemente sui ragazzi. Mio figlio, che stava facendo grandi progressi e riusciva a gestire in maniera quasi autonoma l’igiene personale, ora che incontra sempre maggiori difficoltà a farsi assistere a scuola, da chi dovrebbe farlo per legge, si è demoralizzato ed è oggi obbligato, nuovamente, ad usare il pannolone».
A conclusione della conferenza stampa, dunque, i rappresentanti dell’ANFFAS, come ricordato inizialmente, sono tornati a chiedere un incontro urgente con il presidente della Regione Crocetta, per affrontare insieme le problematiche evidenziate. (S.B.)
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