Ma i diritti possono essere a pagamento?

Quello dei contributi è un tema particolarmente spinoso quando sono coinvolte le persone con disabilità. È giusto, infatti, chiedere a chi già vive in situazione di discriminazione di partecipare alla spesa dei servizi? Quali sono le norme da rispettare e i criteri cui attenersi per evitare situazioni non rispettose dei diritti e della dignità delle persone? Se ne parlerà il 30 settembre, in un incontro ad Abbiategrasso (Milano)

Realizzazione grafica con logo di disabile, libro di leggi e martelletto del GiudiceCrisi economica e carenza di risorse da una parte, aumento dei bisogni e della richiesta di prestazioni dall’altra. Comuni che chiedono contributi per l’erogazione dei servizi sociali e famiglie che faticano sempre più a trovare un equilibrio: quello dei contributi è un tema complesso per tutti, che diventa particolarmente spinoso quando sono coinvolte le persone con disabilità. È giusto, infatti, chiedere a chi già vive in situazione di discriminazione di partecipare alla spesa dei servizi? Quali sono le norme da rispettare e i criteri cui attenersi per evitare situazioni non rispettose dei diritti e della dignità delle persone?

Si tratta di una materia sulla quale da diversi anni si sono aperti contenziosi e ricorsi di carattere legale con numerosi pronunciamenti da parte dei vari Tribunali. Ed è una tematica oggetto anche di iniziative di carattere istituzionale, ad esempio da parte della Regione Lombardia, con l’approvazione della Legge che istituisce il cosiddetto “Fattore Famiglia Lombardo”, ma anche da parte dello Stato che, in attuazione della cosiddetta “Legge Salva Italia”, dovrebbe, a breve, emanare il decreto che riforma l’ISEE [Indicatore della Situazione EconomicaEquivalente, N.d.R.], ovvero lo strumento che valuta le capacità di spesa dei nuclei familiari.

Di tutto ciò si parlerà lunedì 30 settembre ad Abbiategrasso, in provincia di Milano (Convento dell’Annunciata, ore 9-13), nel corso dell’incontro denominato Disabilità: diritti a pagamento? Quali i criteri di partecipazione alla spesa dei servizi per le persone con disabilità, promosso dalla LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), dall’ANFFAS locale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e /o Relazionale e dal Coordinamento delle Associazioni dell’Abbiatense e del Magentino.
Moderati e introdotti da Massimo Simeoni dell’ANFFAS, vi parteciperanno Giovanni Merlo e Gaetano De Luca, rispettivamente direttore e avvocato della LEDHA, Graziella Cameroni, vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali di Abbiategrasso, Simone Lonati, assessore alle Politiche Sociali di Magenta e Vannia Sandretti, responsabile dell’Ufficio di Piano dell’Abbiatense. Sono inoltre previsti una serie di interventi di leader associativi del territorio e un dibattito conclusivo.

«L’iniziativa – come spiegano i promotori – è a partecipazione libera e gratuita e si rivolge a tutti i cittadini interessati, guardando in particolare alle persone con disabilità, ai loro familiari, ai leader associativi, ai volontari e agli operatori. Si cercherà in sostanza di presentare e di chiarire la situazione sulla materia trattata, per favorire momenti sereni di confronto e collaborazione, tra le persone con disabilità, i loro familiari e gli Amministratori dei Comuni del territorio». (Ufficio Stampa LEDHA e S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: anffas.abbiategrasso@tiscali.it.

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