La violenza e le discriminazioni sulle donne con disabilità

Già promotrice, tra l’altro, del primo sportello in Italia che accoglie e sostiene donne con diverse forme di disabilità, nel loro percorso di uscita dalla violenza e dalla discriminazione, l’Associazione toscana Frida - Donne che sostengono le donne, organizza ora un convegno in programma per l’8 ottobre a Empoli (Firenze), dedicato anch’esso alle violenze nei confronti delle donne con disabilità
Scena dallo spettacolo teatrale "Vivere spettinata" (produzione eUROPA tEATRI)
Una scena tratta dallo spettacolo teatrale “Vivere spettinata” (produzione eUROPA tEATRI)

«La violenza di genere nei confronti delle donne disabili, come sottolineato a livello internazionale anche dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), rappresenta un fenomeno grave e diffuso, spesso dimenticato e in gran parte sommerso. Essere disabile e vittima di violenza significa spesso subire maltrattamenti da chi si prende cura o dalla persona da cui la donna dipende per lo svolgimento di molte attività fondamentali. Questo crea un rapporto di forte dipendenza dal maltrattante e rende ancora più difficile uscire dalla relazione violenta».
Lo si legge nella presentazione del convegno Violenza di genere e disabilità. Dalle storie di discriminazione alle azioni per contrastarla, in programma per martedì 8 ottobre a Empoli, in provincia di Firenze (Cenacolo del Convento degli Agostiniani, ore 14.30), a cura dell’Associazione Frida – Donne che sostengono donne, ONLUS che ha sede a Ponte a Egola di San Miniato (Pisa).

L’incontro prevede un programma ricco di interventi, con la partecipazione di esponenti del mondo politico e delle Istituzioni, quali l’assessore al Welfare della Regione Toscana Salvatore Allocca, il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini e l’assessora alle Pari Opportunità del medesimo Comune Giuditta Giunti, oltre a studiose ed esperte sul tema della violenza contro le donne e della disabilità, quali la psicoterapeuta Maria Spiotta dell’Associazione romana Differenza Donna, Simona Lancioni del Gruppo Donne UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), oltreché responsabile del Centro Informare un’H di Peccioli (Pisa), Rosalba Taddeini dell’Associazione Frida e Giovanni Grazzini dell’AIAS di Empoli (Associazione Italiana Assistenza agli Spastici).
«Protagoniste dell’iniziativa – come spiegano però le componenti dell’Associazione organizzatrice – saranno le storie delle donne, le loro esperienze di discriminazione e le loro difficoltà, ma anche la loro forza e il loro coraggio; a raccontarci e a farci conoscere più da vicino cosa significhi “essere una donna con disabilità”, saranno due straordinarie persone del territorio, Teresa Cioni e Valentina Maestrini».

Il convegno si colloca all’interno del Progetto Aurora, promosso dall’Associazione Frida, in partenariato con l’AIAS di Empoli e la Società della Salute Valdarno Inferiore, con il finanziamento di Philip Morris Italia. Aurora – ciò di cui anche il nostro giornale si è già ampiamente occupato – ha avviato tra l’altro il primo sportello in Italia specializzato sulla violenza di genere e la disabilità, destinato ad accogliere e a sostenere donne con diverse forme di disabilità, nel loro percorso di uscita dalla violenza e dalla discriminazione. Il servizio è attivo presso la sede dell’AIAS di Empoli (Via Villani, 11; apertura il venerdì mattina o su appuntamento).
Il medesimo progetto, inoltre, ha previsto la realizzazione di una ricerca qualitativa, in fase di svolgimento, per rilevare da un lato le necessità specifiche delle donne con disabilità vittime di violenza e dall’altro le risposte e i servizi esistenti in tale ambito. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: associazione.frida@libero.it.

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