Le richieste della FISH in vista della Legge di Stabilità

Finanziare adeguatamente i Fondi Sociali e renderli “strutturali”, correggere la "Riforma Fornero" sulle pensioni, ove prevede l’incidenza negativa dei permessi e dei congedi per l’assistenza alle persone con disabilità grave, bloccare l’aumento dell’IVA sulle Cooperative Sociali dal 4 al 10%: sono queste le principali richieste avanzate dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), in vista della Legge di Stabilità per il 2014
Fabrizio Saccomanni
Il ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni

Già nota come Manovra Finanziaria, la Legge di Stabilità è certamente una delle norme più rilevanti, per le sorti dei cittadini, dei servizi pubblici e delle imprese. Quella per il 2014 sta per inizia il proprio iter, con l’approvazione della prima stesura che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni in Consiglio dei Ministri.
«La drammatica situazione economica del Paese – si legge a tal proposito in una nota della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) -, lo stato dei servizi sociali, la progressiva marginalità ed esclusione sociale verso la quale sono sospinte sempre più ampie fasce della popolazione rendono le prospettive assai preoccupanti e impongono l’adozione di scelte decise e strutturali».
«La discriminazione e l’esclusione sociale – annota poi Pietro Barbieri, presidente della FISH – sono le prime cause dell’impoverimento. La mancata tutela dei diritti umani rende impossibile il pieno sviluppo umano, genera conflitti, impedisce la partecipazione, che è la base di ogni democrazia».

Sulla base dunque di queste considerazioni, da parte della stessa FISH arrivano almeno due decise proposte: «Negli ultimi anni – si legge nel comunicato della Federazione – abbiamo assistito a un’inarrestabile compressione del 70% dei Fondi Sociali. Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, che nel 2008 contava su 930 milioni di euro, è crollato a 70 milioni nel 2012, e a 345 nel 2013. Il Fondo per le Non Autosufficienze, rimasto a zero per due anni, nel 2013 è stato finanziato, dopo una defatigante azione di pressione, con 275 milioni. Poco per le esigenze cui esso vorrebbe fare fronte. Per il 2014, poi, la destinazione dei Fondi è formalmente pari a zero e le prospettive sono assai incerte. Al Governo e al Parlamento chiediamo pertanto in modo chiaro e netto due interventi: finanziare i due Fondi, elevando adeguatamente l’intervento del 2013 e renderli “strutturali”, prevedendo già ora il finanziamento triennale».
«La garanzia dei livelli essenziali dei diritti: questo – secondo Barbieri – dovrà essere il motivo ispiratore delle future politiche a favore delle persone con disabilità affinché garantiscano davvero l’inclusione. La nostra azione delle prossime settimane sarà fortemente rivolta in questa direzione».

Ci sono poi altri temi caldi che secondo la FISH dovrebbero certamente trovare spazio nella Legge di Stabilità, a partire da un doveroso intervento sulla riforma previdenziale che prevede, ai fini della pensione anticipata, l’incidenza negativa dei permessi e dei congedi fruiti per l’assistenza alle persone con disabilità grave. «Si tratta di un paradosso – come si legge nella nota della Federazione – che sottolinea la scarsa attenzione del Legislatore per il lavoro di cura garantito da milioni di italiani. Un correttivo va apportato, ma deve rappresentare solo il primo punto di un più compiuto intervento a favore e supporto dei caregiver familiari».
Proprio in queste ore, quindi, la FISH sta per diffondere lo schema di un intervento legislativo, per sanare – intanto – quella parte della cosiddetta “Riforma Fornero” sulle pensioni.

Un altro intervento, infine, viene ritenuto quanto meno necessario nel settore dell’IVA. Come già più volte denunciato, infatti, dal primo gennaio prossimo le prestazioni erogate dalle Cooperative Sociali non godranno più dell’IVA agevolata al 4%, cosicché, sottolinea la FISH, «l’assistenza a persone anziane e con disabilità, i trasporti, l’accompagnamento e gli asili nido costeranno (almeno) il 6% in più, un aumento, questo, che graverà sulle famiglie o sulle casse esangui dei Comuni che non potranno che ridurre i servizi. Un boomerang che va assolutamente bloccato». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.

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