Incerti o assenti il trasporto e l’assistenza in Sicilia

Mentre infatti alcune Province, come Agrigento, Caltanissetta, Catania, Messina e Trapani, hanno avviato con grandi sforzi il servizio di trasporto e l’assistenza specialistica per gli studenti con disabilità delle scuole superiori, pur non sapendo se riusciranno a garantirne l’erogazione per tutto l’anno scolastico, a Siracusa e a Ragusa - denuncia l’ANFFAS Regionale - la situazione è ancora ferma

Aula vuota di scuola superioreMentre sono buone – come abbiamo riferito in altra parte del giornale – le notizie giunte dalla Lombardia, in riferimento al trasporto e all’assistenza specialistica degli studenti con disabilità nelle scuole superiore, di tutt’altro segno continua ad essere la situazione in Sicilia.
«Alcune Province dell’Isola – sottolinea infatti Giuseppe Giardina, presidente dell’ANFFAS Sicilia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), da tempo impegnata in questa battaglia -, quali Agrigento, Caltanissetta, Catania, Messina e Trapani, hanno avviato con grandi sforzi il servizio di trasporto e l’assistenza specialistica, pur nell’incertezza di poterne garantire l’erogazione per tutta la durata dell’anno scolastico. La Provincia di Siracusa, invece, ha recentemente rappresentato le proprie gravi difficoltà finanziare, dichiarando di non essere in grado di garantire quei servizi. E così gli studenti e le loro famiglie sono costretti ad assolvere a questi compiti tramite mezzi propri, finanziari e di cura».

Un’altra Provincia siciliana, poi, dove è presente una vera e propria situazione di stallo, è quella di Ragusa, «sebbene qui – dichiara Giardina – siano stati registrati minimi segnali di impegno da parte dell’Ente Provinciale, anche con una serie di incontri tra il Commissario Straordinario, il Prefetto, le famiglie e gli enti erogatori dei servizi, facendo emergere l’impressione che si voglia “prendere tempo”, nella speranza che da parte della Regione vengano trasferite risorse utili a rimpinguare le casse provinciali».
«Intanto però – conclude il Presidente dell’ANFFAS Sicilia – tutto rimane bloccato, in barba al diritto allo studio e al principio di parità di trattamento dei molti studenti con disabilità che restano a casa e non frequentano le lezioni perché impossibilitati a raggiungere gli istituti scolastici  e privi anche dell’assistenza specialistica». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@anffasicilia.net.

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