Ogni giorno oltre settanta ricercatori in varie discipline (genetica, bioingegneria, neuroscienze, psicologia) dedicano il loro impegno e la loro professionalità, nei laboratori dell’IRCCS Medea-Associazione La Nostra Famiglia, per cercare risposte utili ad aiutare i bambini con disabilità e le loro famiglie. Si potrà conoscerne il lavoro durante la Serata della ricerca, in programma venerdì 11 ottobre presso La Nostra Famiglia di Bosisio Parini (Lecco), iniziativa voluta per festeggiare cinquant’anni di attività, durante la quale si affronteranno appunto i temi più intriganti del fare ricerca: dallo studio della mente ai misteri del DNA, dalla robotica in riabilitazione alle immagini dal cervello.
«Siamo in grado di identificare galassie lontane milioni di anni luce, sappiamo studiare particelle più piccole dell’atomo, ma ancora non abbiamo svelato i misteri di quella materia di 1,3 chili che si trova tra le nostre orecchie»: sono parole pronunciate dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama, in linea con le quali i ricercatori del Medea lavorano alla comprensione del funzionamento del nostro organo più complesso. In effetti, i recenti progressi nel neuroimaging e nella registrazione elettroencefalografica consentono di indagare la struttura e le connessioni funzionali delle varie parti del nostro cervello e di rivelarne eventuali alterazioni, spesso alla base di processi patologici quali l’epilessia, i disturbi cognitivi e quelli comportamentali.
Nel corso della serata dell’11 ottobre, quindi, verranno illustrate le tecniche neuroradiologiche e neurofisiologiche e i dati ottenuti dal loro abbinamento, che consentono una migliore comprensione dei meccanismi alla base del funzionamento normale e patologico del cervello.
E ancora, com’è fatto il DNA? È possibile visualizzarne gli errori? I ricercatori biologi mostreranno come e perché si studia il genoma umano e guideranno alla scoperta delle tecniche che permettono di “leggere” e “interpretare” il messaggio contenuto nel nostro DNA.
Si parlerà poi di efficacia e sicurezza degli antipsicotici, spesso prescritti senza una profonda conoscenza dei benefici e rischi del loro uso, soprattutto a lungo termine.
Interessante, anche, sarà la dimostrazione dell’eye tracker, una telecamera a raggi infrarossi che permette di registrare i movimenti oculari e che i ricercatori del Medea stanno utilizzando per capire come ci guardano i bambini autistici: in tal senso, sarà possibile provare di persona l’apparecchiatura e osservare immediatamente il grafico del proprio sguardo.
Un altro gruppo di studiosi mostrerà invece l’efficacia di un metodo – messo a punto a partire dalle ricerche neurofisiologiche sui cosiddetti “neuroni a specchio” -, che utilizza la drammatizzazione e l’uso di marionette per promuovere le abilità sociali in bambini con diagnosi dello spettro autistico.
Verranno inoltre illustrati gli studi sulla relazione tra il genitore e il proprio figlio, uno dei fattori fondamentali per lo sviluppo del bambino. In questo àmbito, l’Istituto Medea è impegnato nel testare l’efficacia di un intervento basato sulla videoregistrazione dell’interazione mamma-bambino su un campione di mamme ad alto rischio psicosociale, come quelle inserite nelle comunità mamma-bambino su decreto del Tribunale dei Minori.
Sempre sul fronte degli interventi precoci, sarà poi possibile visitare il Baby Lab, che svolge indagini sulla percezione acustica in neonati di 6 mesi. Infatti, recenti evidenze scientifiche hanno dimostrato che queste capacità, anche in bambini molto piccoli, sono indicative delle successive abilità di comunicazione, di linguaggio e di lettura.
Un’ulteriore conferma dell’importanza di un intervento precoce emergerà quindi dal ruolo dell’attenzione selettiva visiva nell’àmbito dei disturbi di apprendimento. È proprio di quest’anno, infatti, la scoperta dell’efficacia dei videogiochi di azione sulle abilità di lettura nei bambini a rischio di avere disturbi di apprendimento e con dislessia. Ebbene, proprio il team che ha condotto lo studio illustrerà durante la serata l’importanza di questi risultati, utili per comprendere i meccanismi cerebrali alla base del disturbo di apprendimento più diffuso.
E infine, nell’ambito delle nuove tecnologie applicate alla riabilitazione, verranno mostrate apparecchiature robotizzate per migliorare lo schema del cammino e l’utilizzo degli arti superiori, come il Lokomat, che sostiene il piccolo paziente mentre lo assiste nel muovere le gambe come se stesse camminando, e l’Armeo, un braccio meccanizzato che favorisce la rieducazione del braccio e della mano, mentre il bimbo esegue dei videogiochi.
I laboratori saranno aperti dalle 19 alle 23 e sarà possibile avvicinare sei diversi percorsi tematici.
Successivamente, i festeggiamenti per il cinquantennale della Nostra Famiglia proseguiranno sabato 19 ottobre, con il convegno Dalla parte dei bambini – Sguardi al passato e scenari futuri, occasione per riflettere sulle prospettive e gli scenari del welfare sanitario.
Vi interverranno personalità di grande rilievo nazionale e internazionale, quali l’economista Stefano Zamagni, il presidente del Forum Associazioni Familiari Francesco Belletti, il coordinatore dell’Unità di Salute Materna e Perinatale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Mario Merialdi, il presidente dell’ Istituto Superiore di Sanità Fabrizio Oleari, il direttore dell’Ufficio per l’Integrazione degli Alunni con Disabilità del Ministero per l’Istruzione, Università e Ricerca Raffaele Ciambrone e l’assessore alla Salute della Regione Lombardia Mario Mantovani. (Cristina Trombetti)
Per approfondimenti sulla Serata della ricerca, in programma l’11 ottobre a Bosisio Parini (Lecco), consultare lo spazio specifico nel sito dell’Associazione la Nostra Famiglia. Per ulteriori informazioni: ufficio.stampa@bp.lnf.it.