Avevamo fondati dubbi che quanto affermato dall’assessore alla Salute della Regione Marche Almerino Mezzolani, davanti a una folta platea di Sindaci, Associazioni ed Enti Gestori il 3 settembre scorso ad Ancona rispondesse al vero. Ovvero che quelle Delibere estive della Giunta Regionale [1011/13 e 1195/13, N.d.R.], riguardanti i servizi sociosanitari rivolti a disabili gravi, anziani non autosufficienti, soggetti con disturbi mentali e persone con demenza, che tante proteste avevano prodotto, non sarebbero state applicate e che sarebbero state riviste a seguito di un percorso condiviso con tutti gli attori.
Per questo la Campagna Regionale Trasparenza e diritti e il CAT (Comitato Associazioni Tutela) delle Marche avevano successivamente e ripetutamente scritto alla Regione, chiedendo un atto formale in proposito, ricordando che “le parole passano mentre le delibere restano”. Le Associazioni temevano infatti che senza questi atti (abrogazione, modifica, atto formale agli Enti di non applicazione) – come accaduto già altre volte in passato – l’ASUR [Azienda Sanitaria Unica Regionale, N.d.R.] avrebbe immediatamente recepito quei provvedimenti.
E infatti, passati solo pochi giorni, abbiamo purtroppo avuto la certezza di quanto temevamo. L’ASUR, infatti, nei rapporti convenzionali con gli Enti Gestori sta applicando quelle norme e nei servizi vengono date informazioni agli utenti riguardo un cambiamento delle regole riguardanti l’erogazione delle prestazioni.
Per le nostre Associazioni – oltre settanta – che in questi mesi hanno documentato gli effetti di quelle Delibere su migliaia di cittadini marchigiani – tanto che le nostre preoccupazioni sono state riprese da diverse Federazioni Nazionali – si tratta, purtroppo, della conferma di un inaccettabile reiterato comportamento.
Non si attua cioè alcun effettivo confronto e dopo le inevitabili proteste, si mostra un’inusuale, quasi tenera disponibilità al cambiamento, producendo dichiarazioni di assoluta apertura, per poi lasciare tutto come prima.
Riteniamo tutto ciò come un atto di inaudita gravità, che se da un lato dimostra ancora una volta – e lo diciamo con molta amarezza – l’inaffidabilità dell’assessore regionale Mezzolani, dall’altro produce una rottura difficilmente sanabile.
Se dunque l’Assessore stesso vorrà recuperare una qualche credibilità, di fronte a tali sviluppi, dovrà produrre atti immediati, con i quali bloccare in maniera inequivocabile l’applicazione delle Delibere che – vale la pena ricordarlo ancora una volta – caricano oneri insopportabili su molti degli utenti dei servizi, fino a determinarne l’impossibilità di accesso; prevedono strutture con moduli di venti e fino a sessanta posti, riaprendo sostanzialmente le porte a forme di istituzionalizzazione che ritenevamo definitivamente superate.
Se questa invece continuerà ad essere la linea della Regione, cercheremo con tutte le nostre forze di contrastare quel disegno.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: trasparenzaediritti@gmail.com.