Diciotto importanti organizzazioni del non profit hanno firmato un appello al Governo – già ripreso da alcune testate nazionali, come il «Corriere della Sera» – per esprimere il proprio sconcerto, rispetto alla decisione contenuta nella bozza della Legge di Stabilità per il 2014, di ridimensionare ulteriormente la disponibilità per il 5 per mille dell’IRPEF, senza prevederne la stabilizzazione. Contrariamente infatti alle aspettative del Terzo Settore, l’attuale “tetto” delle donazioni, fissato in 400 milioni di euro, non solo non è stato aumentato, ma anzi è stato ridotto a 380 milioni.
«Questa decisione – si legge nell’appello – è incomprensibile e inaccettabile per i milioni di cittadini che sostengono le organizzazioni non profit e usufruiscono dei nostri servizi. Il 5 per mille, infatti, è uno strumento fondamentale per la tutela della salute, dell’ambiente, dei beni culturali, dei diritti e degli interessi sociali di milioni di beneficiari del Terzo Settore, tanto più in questo periodo nel quale la crisi economica rende più necessario e fondamentale il nostro intervento, e sempre più difficile il reperimento da altre fonti delle risorse necessarie al nostro concreto operare».
In sostanza, quindi, l’appello delle organizzazioni firmatarie punta a far restituire al non profit ciò che 17 milioni di contribuenti italiani hanno deciso di destinare, fissando il “tetto” del 5 per mille ad almeno 500 milioni di euro.
Questo l’elenco dei sottoscrittori dell’appello: ActionAid; AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul cancro); AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla); AMREF (African Medical and Research Foundation); AIC (Associazione Italiana Celiachia); CESVI (Cooperazione e Sviluppo); Emergency; FAI (Fondo Ambiente Italiano); Fondazione Don Gnocchi; Fondazione Telethon; Greenpeace; Lega del Filo d’Oro; Medici senza Frontiere; Save the Children; Terre des Hommes; Unicef; World Vision; WWF. (B.E.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa AISM (Barbara Erba), barbarerba@gmail.com.
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