Nata poco più di un anno fa, per ricordare Lucia Guderzo, la compianta esperta che tante energie aveva profuso nella sua carriera, per diffondere tra le persone cieche l’insostituibile metodo di letto/scrittura Braille, la Fondazione Lucia Guderzo di Loreggia (Padova), sempre attiva nel promuovere iniziative di informazione e formazione, sta ora organizzando tra l’altro alcuni incontri, rivolti a insegnanti e responsabili dei servizi territoriali, per far conoscere i moderni metodi e strumenti che possono aiutare l’apprendimento scolastico delle persone con minorazione visiva.
Il secondo di questi seminari è in programma per martedì 22 ottobre a Camposampiero (Padova) (Santuari Antoniani), e si intitolerà Vedere poco: strumenti facili per l’apprendimento.
Introdotto e coordinato da Marco Bongi dell’APRI (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti), l’incontro prevede poi la partecipazione di Giovanni Sato del Centro Regionale Veneto per la Riabilitazione Visiva dell’Ipovisione (Ipovisione e ipovisioni), di Elena Cocchi dell’Istituto David Chiossone di Genova (Didattica e apprendimento per l’alunno con ipovisione: le proposte metodologiche), di Giorgio Callegari della Fondazione Lucia Guderzo (Lettura facile: dalla stampa ingrandita ai videoingranditori), di Raffaele Di Vaio della Società Tiflosystem (Altri ausili allo studio per le persone ipovedenti), di Michele Jurilli della Società Fonda (Nuovi strumenti ottici per la lettura) e di Lorenza Vettor, presidente della Fondazione Lucia Guderzo (Normativa a supporto dell’inclusione sociale delle persone ipovedenti). Le conclusioni saranno affidate a Feliciano Dal Bo dell’APRI Veneto.
L’occasione, poi, è quanto mai propizia per parlare di un’altra importante iniziativa della Fondazione Lucia Guderzo, vale a dire la seconda edizione del Concorso Lucy Braille, con la quale ci si propone di stimolare soprattutto i giovani privi di vista all’efficace apprendimento del metodo Braille, «che grazie all’introduzione dell’informatica – come spiegano i promotori -, sta vivendo una vera e propria “seconda giovinezza”, anzi, una piena rinascita, pensando alla diffusione dei display Braille, soprattutto di ultima generazione, compatibili con iPhone e iPad, nel mondo progredito come nei Paesi emergenti, dagli Stati Uniti all’Europa, fino a coinvolgere l’Estremo Oriente. Un metodo, quindi, che associato alle nuove tecnologie, ha permesso a tante persone cieche di conseguire elevati risultati nella vita lavorativa e sociale».
A Lucy Braille – le cui prove si articoleranno su letture di brani su carta e su display Braille -possono partecipare, iscrivendosi entro il 31 ottobre, tutti i ragazzi e le ragazze di età inferiore ai 16 anni con disabilità visiva, frequentanti le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: segreteria@fondazioneluciaguderzo.it.
Articoli Correlati
- Braille contro Tecnologia: ma è veramente una partita da giocare? «Da tempo si dice che il codice di letto-scrittura Braille sia “alla resa dei conti”, che debba vedersela con la tecnologia. Ma è proprio così? È veramente quest’ultima l’avversario da…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…