La sicurezza tra salute mentale e disabilità intellettiva

Prosegue il percorso intrapreso ormai da tempo presso l'Università di Trieste, per indagare su tematiche connesse come la sicurezza e l'accessibilità delle persone con disabilità, ricordando che proprio queste ultime sono quelle maggiormente vulnerabili, in ogni situazione di emergenza. Il prossimo incontro, centrato sulla salute mentale e sulla disabilità intellettiva, è in programma il 23 ottobre

Particolare di persona in carrozzina, tratta in salvo in una situazione di emergenza“SicurezzAccessibile” è un semplice slogan per far capire che non può esistere accessibilità senza sicurezza e viceversa, due aspetti estremamente collegati tra di loro. Un concetto, questo, su cui già da alcuni anni lavora l’Università di Trieste, proponendo il percorso denominato appunto SicurezzAccessibile, per dare voce ad aspetti troppo spesso trascurati, ma che rivestono invece un’importanza fondamentale, «come purtroppo la cronaca ci insegna – spiega Giorgio Sclip, responsabile del Servizio Prevenzione, Protezione e Disabilità dell’Università giuliana, membro del Focal Point per l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro – ovvero che, ai giorni nostri, le persone che rimangono maggiormente coinvolte in situazioni di emergenza sono proprio quelle con disabilità in quanto più vulnerabili».

In tale contesto, la prossima iniziativa – organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASS 1 Triestina e con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – è in programma per mercoledì 23 ottobre (Aula De Finetti Edificio D, Campus di Piazzale Europa, 1, Trieste, ore 14-19) e sarà centrata sul tema della Sicurezza tra salute mentale e disabilità intellettiva: strategie per migliorare approcci e comunicazione in caso di emergenza. «L’obiettivo – sottolinea ancora Sclip – è quello di suscitare dubbi, ma anche di fornire risposte e utili riferimenti, non solo per acuire la sensibilità e l’attenzione rispetto a questi temi, ma anche per indicare strade da percorrere. La delicatezza, ma allo stesso tempo l’importanza degli argomenti trattati è per altro resa evidente dalle situazioni che verranno chiamate in causa, riguardanti persone con disturbi dello spettro autistico, persone con sindrome di Down e anche persone anziane con problemi di demenza e Alzheimer».

Aperto dai saluti delle Autorità (Francesca Larese, delegato del Rettore dell’Università di Trieste per la Qualità degli Ambienti e delle Condizioni di Lavoro, Salute e Sicurezza dei Lavoratori; Patrizia Romito, delegato del Rettore per il Riequilibrio delle Opportunità, Necessità Didattiche Speciali e Disabilità; Roberta Tarlao, assessore alle Politiche Giovanili, Politiche Sociali, Disabilità e Immigrazione della Provincia di Trieste; Fabio Samani, direttore generale dell’ ASS 1 Triestina; Vincenzo Zoccano, presidente della Consulta Regionale Disabili del Friuli Venezia Giulia), l’incontro sarà poi introdotto dal citato Giorgio Sclip (SicurezzaAccessibile: la sicurezza per tutti tra buone pratiche e opportunità) e ripartito in due diverse sessioni, la prima delle quali (Sicurezza e salute mentale) sarà moderata e aperta da Assunta Signorelli, che dirige il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASS 1 Triestina (Salute mentale, stigma, pregiudizio e sicurezza:conoscere è strategico).
Interverranno poi Novella Comuzzi, rappresentante di “Articolo 2”, Gruppo di Protagonismo per il Diritto alla Salute Mentale (Salute mentale, stigma, pregiudizio e sicurezza: il punto di vista delle persone con problemi di salute mentale), Antonino Riolo, psichiatra del Centro di Salute Mentale dell’ASS 1 (Salute mentale: la clinica orienta o disorienta?), Laura Tacca, psicologa del Centro di Salute Mentale dell’ASS 1 (Salute mentale, sicurezza e valutazione dei rischi: quali criticità nell’accesso al diritto ad essere aiutati. Come progettare una sicurezza inclusiva?), Livia Bicego, dirigente Infermieristica del citato Dipartimento di Salute Mentale dell’ASS 1 (Salute mentale, situazioni critiche, strategie comunicative e pratiche. Operatori addetti alla sicurezza e il ruolo di affiancamento. Percepire sicurezza).
La seconda sessione, invece, si intitolerà Sicurezza e disabilità intellettiva, sarà moderata da Corrado Negro, medico competente dell’Università di Trieste e si articolerà sugli interventi di Michele Franz del CRIBA (Centro Regionale di Informazione e Formazione sulle Barriere Architettoniche) (Sicurezza e accessibilità: requisiti essenziali per una progettazione attenta alle esigenze delle persone con disabilità mentale), Stefano Zanut del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Pordenone (Disabilità mentale tra sicurezza e soccorso: l’esperienza dei Vigili del Fuoco), Alessia Giorgiutti, progettista del Laboratorio di Architettura Angiolini di Trieste (Le specifiche problematiche della sicurezza nelle case di riposo per persone anziane con problemi di demenza e Alzheimer), Cinzia Raffin, presidente della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone (Soccorso alle persone con disturbi dello spettro autistico: dalla conoscenza della sindrome alle modalità di intervento) e Massimo Zucchiatti dell’Associazione Down Friuli Venezia Giulia, Sezione di Udine (Pianificare l’emergenza di persone con sindrome di Down: dalla conoscenza della sindrome alle modalità di intervento).
Le conclusioni saranno affidate a Carlo Dall’Oppio, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Trieste. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: prevenzione@units.it.

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