Politiche sociali: ogni anno costretti alle stesse battaglie

Nel corso di un incontro con il senatore Santini, uno dei relatori del Disegno di Legge di Stabilità per il 2014, il Forum Nazionale del Terzo Settore ha sottolineato come, in tale provvedimento, continui a mancare una prospettiva e una visione duratura, che consenta di strutturare le politiche di welfare anche per il futuro, contando su risorse a lungo termine, necessarie per realizzare interventi efficaci e di qualità
Giorgio Santini
Il senatore Giorgio Santini è uno dei relatori del Disegno di Legge di Stabilità per il 2014

«Manca una prospettiva e una visione duratura che consenta una strutturazione delle politiche di welfare anche per il futuro, una visione che permetta di poter contare su risorse a lungo termine, per realizzare interventi efficaci e soprattutto di qualità»: è stato questo il tema sostanziale che Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, insieme a una delegazione del Coordinamento del Forum stesso, ha sottoposto durante un incontro al senatore Giorgio Santini, che è tra i relatori del Disegno di Legge di Stabilità per il 2014.
In tale occasione, i temi prioritari portati all’attenzione dal Forum sono stati sostanzialmente quelli già segnalati nei giorni scorsi: la mancanza di investimenti da una parte nelle politiche di contrasto alla povertà, con l’Italia che spende un decimo di quanto spende l’Europa a quindici in questo settore, dall’altra nelle politiche sociali, senza dimenticare le questioni delle politiche giovanili e del Servizio Civile, con quest’ultimo che dovrebbe essere sostenuto per la grande opportunità di formazione che rappresenta e in quanto scommessa del Paese in termini di cittadinanza attiva. E ancora, la tassa IMU al non profit, la mancata stabilizzazione del 5 per mille e le scarse risorse ad esso destinate.

«Luci e ombre, quindi – come sottolinea Barbieri -, passi in avanti e sforzi compiuti rispetto agli ultimi anni, ma ancora troppi aspetti critici, che stendono sul nostro mondo un velo di continua incertezza, che non permette un ragionamento e un investimento a lungo termine sul Terzo Settore. Una situazione che ci lascia ai margini e che sembra non raccogliere la sfida che sempre lanciamo: investire in politiche di welfare significa favorire una crescita del Paese in termini di occupazione, servizi, qualità della vita, sviluppo culturale e ambientale sostenibile, tenuta della coesione sociale».
«Il senatore Santini ha ascoltato le nostre istanze – prosegue il Portavoce del Forum -, e pur sottolineando vincoli politici ed economici che non renderanno semplice la discussione parlamentare, ha manifestato il suo impegno a valutare gli emendamenti provenienti dal Terzo Settore, evidenziando il lavoro che sta portando avanti per un’adeguata strategia di integrazione sociosanitaria, soprattutto nell’ambito della non autosufficienza. Da parte sua abbiamo ricevuto la disponibilità a farsi carico delle nostre richieste, soprattutto in un’ottica di più ampio respiro».

«Non possiamo infatti non rilevare – conclude Barbieri – che da tale Legge non risulta un intervento strutturale circa le politiche sociali, ma “interventi spot”, validi solo per un anno. Questo, oltre a non fornire linfa nuova al welfare, ci vede costretti di anno in anno a combattere le stesse battaglie, con il rischio di trovarsi anche davanti a proteste estreme come quella condotta la scorsa settimana dalle persone con SLA [sclerosi laterale amiotrofica, N.d.R.] e con gravi disabilita, che hanno protestato davanti al Ministero dell’Economia e delle Finanze». (A.M.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it.

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